“Ovunque”. L’attività mastodontica che MArteLive porta avanti dal 2001 a oggi non potrebbe essere riassunta meglio. L’idea nata a Roma dalla mente di Giuseppe Casa, sviluppata anno dopo anno in modo esponenziale e consolidatasi attraverso continue conferme, progetti artistici eccelsi e migliaia di collaboratori volenterosi e letteralmente iperattivi, oggi non è solo “ovunque” nella Capitale, ma ramificata nel Lazio. E in tutta Italia. Con l’obiettivo dichiarato di “invadere” l’Europa entro il 2016. Una scommessa che è diventata certezza granitica in poco più di una decade, una manifestazione (l’unica) in grado di inserire in cartellone la bellezza di più di 900 artisti, divisi in 16 sezioni, dislocati in 40 location in tutto il Lazio, per un totale di circa 250 spettacoli tra concerti, performance, rappresentazioni teatrali, installazioni. E molto, molto altro. L’occasione di questa prima BiennaleMArteLive, allora, che si terrà dal 23 al 28 settembre, non è altro che una specie di prova generale di quello che avverrà nel 2016, quando Casa e i suoi collaboratori vorrebbero allargare i confini della propria creatura al resto d’Europa. Una sfida che ha permesso loro di vincere il bando di 50.000 euro messo a disposizione dalla Regione Lazio per le “attività ricorrenti”, convincendo (a dir poco) l’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili Lidia Ravera a investire su di loro: «Credo che questi ragazzi se lo meritino afferma durante la presentazione dell’evento -. MArteLive trascina, esonda, invade spazi e luoghi diversi e arriva quindi a pubblici diversi, come un fertilizzante culturale sul Lazio. Ci sono energia, desiderio, creatività. Le loro iniziative riducono il gap tra Roma e il resto del Lazio, che è esattamente uno degli obiettivi principali delle nostre politiche. Sono soldi ben spesi, quindi». Le fa eco Paolo Masini, assessore allo Sviluppo delle Periferie di Roma Capitale: «Quello di MArteLive è un percorso condiviso e partecipato. E dev’essere visto come un seme che cresce, che non finisce cioè il 28 settembre. Nell’ottica dello sviluppo delle periferie, questa è sicuramente un’arma in più per sconfiggere il degrado».
«Una sfida vinta grazie soprattutto al MArteLive System», spiega Giuseppe Casa, deus ex machina del progetto: «In realtà servirebbero non 50mila, ma 500mila euro! Pensate che il 90 per cento del mio tempo l’ho impegnato per il fundraising e solo il 10 per cento per fare il direttore artistico. Dovrebbe essere il contrario! Ma a oggi, solo noi siamo in grado di offrire più di 150 premi e di organizzare eventi a Frosinone, Cassino, Tivoli, Civitavecchia e in tante altre città del Lazio. Abbiamo creduto fortemente nel coinvolgimento delle Ambasciate e degli Assessorati alla Periferia e al Turismo. Ci abbiamo messo un anno, ma alla fine abbiamo capito come funziona. Perché MArteLive è e deve rimanere sinonimo di opportunità per tutti gli artisti».
Paolo Gresta