Due anni fa “Cultura & Culture” è venuto alla luce, tra mille dubbi e tanti perché. L’idea era quella di valorizzare, promuovere e tutelare la Cultura autentica che per noi editori vuol dire allargare i propri orizzonti, allenando la mente a nuovi punti di vista, molteplici, variegati e dalle mille sfumature. Non avevamo idea di come riuscirci, sapevamo quale era la nostra missione che si fonda sui principi di un Cristianesimo laico. Abbiamo dunque registrato il portale, secondo le normative vigenti, perché il rispetto delle regole è fondamentale per riuscire a porsi obiettivi sempre più alti. All’Estero come in Italia. Tutto torna e la coerenza alla fine ripaga. Sempre. All’Estero come in Italia. Ho sempre ritenuto che per riuscire nell’intento fosse importante creare una squadra di persone che guardavano verso un obiettivo comune, senza antagonismi ma con la voglia di fare qualcosa di buono per sé e per gli altri, in particolare per questo Paese che amo tanto. Perché un prodotto, prima di diventare tale, va pensato e poi amato. Alla follia. «Innamoratevi», diceva Roberto Benigni.
Come editori, noi ci siamo innamorati di questo progetto sin da quando era solo un’idea. E… si sa: l’Amore forgia gli spiriti più incalliti, e ci ha messo ogni giorno alla prova. Abbiamo dunque trovato lungo la nostra strada gruppi di persone che non amavano veramente il nostro progetto, tuttavia a loro va il nostro Grazie per averci dato altri stimoli e nuove idee. Sfide? Tante. Ma anche tantissimi appoggi e diverse critiche. Cultura & Culture sta crescendo. Dicevo, il mio più grande desiderio era ed è quello di creare una squadra di persone che credono ancora nei sogni. Gente visionaria. Gente che non si scoraggia. Gente umile. Gente che si prefigge un obiettivo e lo realizza. Gente che si rimbocca le maniche anche quando i media (quelli che contano) parlano di crisi. L’Italia è una nazione di geni e creativi, i quali però stentano a fare gruppo. Proprio ieri mi ha colpito sul nuovo numero di Millionaire una dichiarazione di Dan Peterson, uno degli allenatori più vincenti di pallacanestro. Ebbene, Peterson sostiene che l’Italia per crescere deve partire dal proprio genio dimostrato nel corso dei secoli, ma per farlo bisogna uscire dall’individualismo e fare più gioco di squadra. Siamo purtroppo una nazione d’individualisti, tanto che è tipico tra i giovani sentire frasi del tipo: «L’ha fatto lui, posso fare editoria anch’io». Così ci si butta, senza il paracadute delle qualifiche reali. Certo che puoi. Tutti possiamo ottenere grandi cose. Ma, per riuscire a raggiungere gli obiettivi, bisogna essere preparati e rispettare le regole, altrimenti tutto torna e alla fine si affonda. Per preparazione s’intende non solo massima competenza nel settore in cui si opera, ma significa avere carattere, intelligenza, sensibilità e umiltà. Doti non comuni. E poi ci vuole impegno costante e aggiornamento continuo. E arrivo al dunque. Dal 1 al 31 marzo abbiamo raggiunto 150mila visualizzazioni mensili, grazie ai tanti lettori che leggono i nostri articoli. Lo abbiamo fatto con umiltà e perseveranza, partendo dalle seguenti domande: cosa possiamo fare ancora per i nostri lettori? Quali servizi possiamo offrire? In cosa possiamo migliore? Siamo sempre stati spinti non dal desiderio di farci notare, quello non ci interessa, ma da una motivazione molto profonda: la passione per la conoscenza e per la Cultura! Che ci spinge a migliorarci e a credere di non essere mai arrivati. Oggi come ieri. C’è tanto da fare, la strada è lunga e tortuosa. Le difficoltà saranno certamente tante, come anche gli errori. Noi siamo già pronti per altre sfide. Grazie a voi che credete in Cultura & Culture e che ci date il coraggio di non essere miopi, né individualisti…
Maria Ianniciello