Ballerina: trailer del film, trama, recensione – Secondo Dante Alighieri, tre cose ci sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. Questo concetto vale ancora e forse soprattutto adesso. Guardando un bambino, infatti, si capisce tanto. Per esempio, quando sono in una sala cinematografia e sto guardando un film d’animazione, sono proprio i più piccoli che m’ispirano. In realtà preferisco andare al Cinema, con il pubblico pagante anziché alle anteprime stampa perché così ho la possibilità di osservare le reazioni dei ‘veri’ (non me ne vogliano i colleghi) spettatori, che sono sempre molteplici e molto interessanti. Nel caso di Ballerina, ho notato un certo stupore nei bambini: alcuni di loro non hanno fatto altro che porre domande ai genitori, ridendo in più di una circostanza, in modo particolare per le goffaggini di Félice, la protagonista del film.
Ballerina è un cartone animato che coinvolge non tanto per lo stile quanto per il contenuto. Tra antico e moderno, il film guarda al mondo fiabesco innovando. La protagonista è una piccola orfana, che con Victor, il suo amico d’infanzia, fugge dall’orfanotrofio bretone per diventare una ballerina ma le difficoltà a Parigi non mancano anche a causa di una donna molto acida (la voce italiana è di Sabrina Ferilli), che somiglia molto alla matrigna cattiva delle vecchie fiabe. Costei ha l’ambizione di trasformare la figlia in una grande ballerina e farà di tutto per impedire a Félice di esibirsi all’Opera.
Ballerina – nonostante alcuni difetti stilistici, comprensibili per una piccola produzione, che deve misurarsi con i colossi della cinematografia mondiale – eccelle dunque per il messaggio, perché, se da un lato i codici e i sottocodici narrativi sono secolari, dall’altro il film fa leva su concetti nuovi che riguardano i sogni (la protagonista non aspira al principe azzurro e al matrimonio) e la capacità di realizzarli non con i tecnicismi e la logica bensì attraverso il canale del Cuore, trasformando le emozioni, considerate in passato negative – come la rabbia, il dolore oppure la tristezza – in Arte e, quindi, in Creatività! Un concetto contemporaneo, lo stesso che avevo osservato in Iside Out e Sing. Insomma, ai genitori dico: portate i vostri figli (maschi o femmine non fa certo differenza) a vedere Ballerina, ne vale la pena! Rimarranno certamente entusiasti. Il valore aggiunto è la canzone italiana, Tu sei una favola, di Francesca Michielin. Di seguito alcune immagini di Ballerina e il trailer.