La pioggia era per Federico Gargia Lorca un bacio azzurro che riceve la Terra, il mito primitivo che si rinnova. Nell’antichità (anche oggi presso molte tribù del Mondo) si era soliti inneggiare alla pioggia, con danze e riti, perché l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Questo concetto è stato compreso appieno dal regista irpino Pino Tordiglione che, dopo aver portato sugli schermi di Rai1 la storia di Teresa Manganiello, sta lavorando a un nuovo film che trae spunto proprio dalla poesia di Federico Garcia Lorca. Il bacio azzurro (questo il titolo della pellicola), che è in fase di produzione, è un viaggio esoterico e magico nel mondo dell’acqua. Pino Tordiglione ci porterà tra le sorgenti idriche dell’Irpinia, il secondo bacino acquifero del Mondo, facendoci conoscere il progetto del serbatoio di Solopaca, in provincia di Benevento, a firma dell’artista Mimmo Paladino. A esprimere la propria soddisfazione è proprio Tordiglione che a Cultura & Culture spiega il senso del film, una cooproduzione tra Invidea Network e ACS, girato con il supporto di sponsor locali e nazionali. «Abbiamo voluto rendere omaggio all’acqua con una storia semplice e fiabesca, che fa leva sui valori di un tempo- precisa il regista-. Per l’acqua oggi, come ieri, scoppiano le guerre, perché senza di essa non ci sarebbe alcuna forma di vita sul nostro Pianeta. Quindi, l’acqua va difesa e tutelata, ma soprattutto vanno protette le sorgenti irpine, un patrimonio che non possiamo permetterci di perdere». Il cast è costituito da attori del calibro di Remo Girone, Sebastiano Somma, Claudio Lippi e Lorenzo D’Agata. La sceneggiatura è di Alberto Rondalli, Pino Tordiglione e Fortunato Campanile, il soggetto di Tordiglione e Fausto Baldassarre, mentre la fotografia è di Claudio Collepiccolo. Il film è stato girato tra l’Irpinia e il Sannio e ha avuto la “Nazionalità preventiva” dalla Direzione Cinema per l’accesso al credito d’imposta.