A BOLOGNA “PERCORSI DI ACQUE”

Un momento della manifestazione

A conclusione del progetto Percorsi di acque. La Bologna delle acque rappresentata dagli artisti del passato e interpretata dai cittadini più giovani, selezionato tra i vincitori della prima edizione del concorso di idee per la valorizzazione dei beni culturali Io amo i Beni Culturali, mercoledì 6 giugno 2012 alle h 17.00 presso le Aule Didattiche di Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna verranno presentati al pubblico gli elaborati che documentano gli esiti dell’esperienza svolta durante l’anno scolastico 2011-2012.

L’ingresso all’esposizione, che resterà allestita fino al 24 giugno 2012, è gratuito al pubblico. Il progetto, a cura del Dipartimento educativo di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con il Liceo Scientifico Sabin di Bologna classe III D (indirizzo scienze sociali) e la partecipazione della classe III A della Scuola Primaria Fortuzzi di Bologna, è stato sostenuto da Genus Bononiae. Musei nella Città nell’ambito di una specifica iniziativa mirata alla valorizzazione del suo percorso culturale.

Al centro dell’esposizione la mappa cartacea dedicata alla Bologna delle acque tra storia e contemporaneità, ideata e realizzata dal Dipartimento educativo MAMbo con il contributo degli studenti del Liceo Sabin che hanno redatto i testi e accompagnato i più piccoli in una visita animata a più tappe che si è svolta tra Palazzo Pepoli, Manifattura delle Arti, Parco del Cavaticcio e altri luoghi della città dove le acque sono ancora visibili o nascoste dai nuovi assetti urbanistici.

La mappa si configura come un percorso di ricognizione e approfondimento storico-artistico su questo particolare aspetto del patrimonio cittadino, ancora poco conosciuto e valorizzato, corredato da un’accurata selezione di immagini con vedute della città realizzate da artisti nel XVIII e XIX secolo.

La mappa sarà pubblicata su GOLD, la banca dati delle buone pratiche della scuola italiana, e sui siti internet di Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Didattica E-R, e MOdE (Museo Officina dell’Educazione dell’Università di Bologna).

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto