Dalla Spagna al Marocco attraversando tutta la Costa del Sol, la parte più luminosa e calda della comunità autonoma dell’Andalusia. Il paesaggio è arido, la vegetazione arsa dal sole e i pochi ciuffi d’erba che spuntano dal terreno secco sono comunque destinati ad avere vita breve.
Il viaggio comincia a MALAGA, una citta viva, ricca di arte e cultura, monumenti suggestivi e una vita notturna attiva tutto l’anno. Un lungo e ombreggiato viale, il Paseo de la Alameda, unisce la città nuova al porto e al centro storico, che si apre con il Parque, una fresca e vasta area verde con palme, fontane e chioschi, in perfetto stile arabo. E infatti, alzando gli occhi, si può ammirare l’Alcazaba, fortezza musulmana risalente al XI secolo, e più in alto, sulla collina che domina la città, il Castillo de Gibralfaro, di origine fenicia. Dal castello si gode una vita mozzafiato su Malaga e sulla baia sottostante. Della costruzione originaria è rimasto poco ma è possibile percorrere le mura, che girano tutt’intorno al castello offrendo diverse prospettive sulla città. La fortezza dell’Alcazaba era residenza dei sovrani arabi e ultimo baluardo della resistenza moresca. Al suo interno il museo archeologico con reperti greci, romani, paleocristiani e visigoti, e oggetti d’arte araba, ma la cosa che vi stupirà di più saranno i giardini, ricchi di piante, di verde e di fontane dalle quali partono piccoli corsi d’acqua che anticamente alimentavano tutta la costruzione. Un altro monumento importante è la Catedral, in calcare bianco, progettata in stile gotico ma realizzata in epoche diverse. Ciò le conferisce un aspetto particolare, con una sorprendente sovrapposizione di elementi, neogotici, tardo-gotici, neoclassici e barocchi. Iniziata nel 1528 la cattedrale è rimasta incompiuta. Malaga è anche la città di Picasso. Il celebre artista spagnolo è nato a Plaza de la Merced, dove oggi è possibile visitare la sua casa, dal 1983 dichiarata Monumento Storico-Artistico di Interesse Nazionale. Poco lontano sorge il Museo Picasso, che ospita più di 200 opere ed ha sede nello storica Palazzo di Buenavista, monumento nazionale ed edificio di rara bellezza artistica, per l’architettura tipicamente andalusa del XVI secolo e i richiami moreschi. Di grande bellezza anche la Plaza de Toros de La Malagueta, costruita vicino al mare nel 1874 in stile neomudéjar e ritratta nei primi dipinti di Picasso.
Non si può lasciare al Costa del Sol senza aver visitato NERJA, situata ad est di Malaga e famosissima il suo Balcon d’Europa, splendido belvedere che si affaccia sulla spiaggia di Burriana, la più bella e suggestiva dell’intera cittadina. Si tratta di un’estesa distesa di sabbia lunga 700 metri circa e dotata di servizi e infrastrutture di ogni tipo. Qui è possibile mangiare un’ottima paella, cucinata in grandi padelle di oltre un metro di diametro proprio a ridosso della spiaggia, e gustare ottimi vini. Sulla cima della scogliera che sovrasta Burriana sorge il Parador de Turismo, con costruzioni di recente fattura e rara bellezza. La grotta di Nerja, scoperta nel 1959, costituisce uno dei principali richiami turistici. Dichiarata Monumento Storico-Artistico, possiede circa due chilometri di gallerie aperte al pubblico. Al suo interno è possibile ammirare sorprendenti formazioni geologiche prodotte dal lento scorrere dei secoli. Alte volte e sale spaziose decorate da colonne, stalattiti e stalagmiti le hanno fatto meritare il soprannome di “Cattedrale preistorica”.
Dirigendosi ad ovest, si incontrano le famosissime località balneari di Torremolinos e MARBELLA, situata a metà strada tra Malaga e Gibilterra. Il suo centro storico, pieno di vicoletti e piazze, attira tanti turisti che si fermano a mangiare nei suoi ristorantini. Ma Marbella è soprattutto una delle località balneari più rinomate della Costa del Sol e con le sue spiagge attira ogni anno milioni di turisti, tra cui tanti personaggi celebri.
Il viaggio prosegue ancora, oltre Gibilterra fino a Tarifa dove è possibile imbarcarsi per raggiungere TANGERI, Marocco, che dista solo 14 chilometri. La traversata dura 35 minuti ma il paesaggio cambia completamente. Definita “la porta d’Africa”, Tangeri è una delle città più affascinanti e cosmopolite del Marocco. Il Suk, cuore della città antica, è un labirinto di piccole viuzze percorribili quasi esclusivamente a piedi dove è possibile trovare i bazar che vendono di tutto. Dotati di un fascino particolare la Kasbah ed i giardini del Sultano, un mix di erbe aromatiche, di fragranze, limoni ed aranci, perfetti per una passeggiata romantica. Sulla collina che sovrasta Tangeri, verde e lussureggiante come mai ci si aspetterebbe in Marocco, sorgono le ville dei ricchi, in netto contrasto con la povertà della città antica. Chi ama la natura non può non fermarsi ad ammirare il punto in cui il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico si incrociano in un eterno abbraccio che da sempre ha favorito l’incontro di popoli, culture e lingue dando vita ad un mondo multiculturale e cosmopolita.
Piera Vincenti