Il 23 giugno di cento anni fa nasceva a Londra Alan Turing matematico, considerato il padre dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, crittoanalista e… maratoneta. Un genio che durante la seconda guerra mondiale aiutò l’Inghilterra e tutte le nazioni in guerra contro il nazismo, decrittando il codice Enigma un’impresa “al limite del possibile”, che fu determinante per individuare, anche a grande distanza, i sommergibili tedeschi. Ma tutto questo non lo salvò dalla persecuzione subìta da parte delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità. E, forse proprio per questo, si suicidò nel 1954.
Numerose le iniziative in programma per ricordare l’uomo e il genio: domani, martedì 26 giugno 2012 alla Scatola Magica del Teatro Strehler (ore 18) Giulio Giorello e Oreste Dominioni parleranno di Alan Turing in occasione dell’incontro organizzato da Festival Mix. Giorello farà una riflessione sulla figura del logico e matematico; Dominioni parlerà della persecuzione contro Turing nell’omofobia della società inglese del secondo dopoguerra.
In occasione dell’incontro, AGON presenterà una dimostrazione in anteprima del lavoro informatico-tecnologico-sonoro alla base dello spettacolo TURING – a staged case history, regia di Maria Elisabetta Marelli, in scena al Piccolo Teatro dal 20 al 25 novembre 2012.
Ad Alan Turing il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” ha dedicato la mostra “Tecnologie che contano, Alan Turing tra macchine e computer” regalando al pubblico la rarissima occasione di vedere all’opera, e toccare, un esemplare originale della macchina tedesca per la crittografia: Enigma.