Tra le innumerevoli proprietà del cacao ci sarebbe anche quella di contrastare l’invecchiamento delle cellule cerebrali. La scoperta è stata fatta dal team di Geriatria dell’ospedale di Avezzano e dall’Università dell’Aquila, guidati da Giovanbattista Desideri, e pubblicata sulla rivista Hypertension. Immediatamente si è scatenata la curiosità della comunità scientifica internazionale perché, se i risultati dovessero essere confermati, si aprirebbero nuovi orizzonti nella lotta contro l’Alzheimer. Ai semi del Theobroma cacao, questo il nome della pianta, sono state attribuite già straordinarie virtù, come l’elevato potere antiossidante e antidepressivo. Dalla ricerca guidata dal team italiano è risultato che l’assunzione di flavanoli del cacao, con determinati dosaggi e nell’ambito di una dieta equilibrata, potenzia le prestazioni mentali degli anziani.
Lo studio è stato condotto su 90 anziani affetti da declino cognitivo lieve, suddivisi in tre gruppi, a cui sono state somministrate ogni giorno, per otto settimane, dosi diverse di bevanda con flavonoli del cacao. Al termine del periodo di somministrazione sono stati condotti dei test neuropsicologici che indagavano le capacità cognitive e mnemoniche e la rapidità del pensiero. Dagli esperimenti è emerso che chi assumeva dosi maggiori di flavanoli del cacao mostrava in generale performance migliori rispetto a chi ne consumava meno, oltre ad avere una pressione sanguigna più bassa e livelli inferiori di stress ossidativo e insulino-resistenza.
Lo studio non si conclude qui. Da verificare, come spiega Desideri, se i «benefici sul profilo cognitivo siano una conseguenza diretta del consumo di flavonoli del cacao oppure un effetto secondario al miglioramento della funzione cardiovascolare». Secondo i ricercatori, infatti, il potenziamento delle capacità cognitive è effetto, almeno per il 40 per cento, di un miglioramento della sensibilità all’insulina, ormone adibito alla regolazione della glicemia. Resta il fatto che, con l’incremento dei disturbi cognitivi, è importante trovare cure efficaci e non si possono trascurare i risultati delle ricerca che ha dimostrato come i flavonoli del cacao possano agevolare la prevenzione o il rallentamento del declino cognitivo.
Piera Vincenti