Al Biogem, centro di ricerca genetica di levatura internazionale sito in Ariano Irpino, nei giorni dal 5 al 9 settembre del 2012, sarà realizzata la quarta edizione delle “Due Culture” con l’interessante e complesso tema del Tempo, “entità dalla natura prismatica”. Un tema che sarà discusso in relazione a diverse discipline: biologia, fisica, letteratura, teologia, storia, diritto, economia, filosofia e Medicina, raggruppabili sotto le due categorie di “discipline scientifiche” e “discipline umanistico-letterarie”, con l’obbiettivo di rendere più palpabile e più euristicamente fruibile l’altra faccia della medaglia, il contro laterale della entità Spazio.
La frattura composta tra Spazio e Tempo, analogicamente, fa pensare alla frattura tra le Due Culture che sembra intrinseca alla natura delle cose, ma che è accentuata dal pensiero occidentale secondo il quale, come accusa Charles P. Snow (anno 1959 ), “… noi crediamo ciecamente nella specializzazione culturale”.
I convegni al Biogem vogliono superare questo cieco credere nella iper-specializzazione e coltivare nuove forme di pensiero per curare con tessuto cicatriziale la frattura composta tra le culture, e rendere coscienti le menti di chi governa e insegna sul fatto che è necessario ed urgente un’operazione su larga scala, come auspica Snow stesso, di un ripensamento del nostro sistema educativo (che ancora settorializza ed isola in compartimenti stagni le diverse ottiche e i diversi strumenti di indagini nell’approccio al disvelamento della Realtà nelle sue infinite forme).
Nello straordinario evento che si ripete ogni anno a settembre non si contempla però l’inserimento di riflessioni che possano scaturire nell’ambito di una disciplina particolare che sembra non albergare all’interno di nessuna delle due categorie: la psicoanalisi, che è teoria e tecnica di esplorazione della vita psichica. La psicoanalisi esplora il mondo dell’Inconscio attraverso il privilegiato impiego della conoscenza dei meccanismi di formazione del sogno: nell’intercapedine delle due culture essa si potrebbe inserire favorevolmente per apportare quello che manca, il collante, il tessuto cicatriziale, proprio con gli interessanti studi sulla vita psichica inconscia, che possono essere fatti utilizzando un prodotto della mente che è il sogno.
Il sogno, se correttamente interpellato, ci dice molto sulla realtà interna, che è regolata da leggi diverse da quelle della coscienza, secondo le quali il Tempo ha aspetti diversi dal tempo utilizzato dalla Cultura scientifica: in esso è possibile evidenziare i processi mentali del mondo inconscio come lo spostamento, la condensazione, il simbolismo, la sovradeterminazione che consentono di far avere un vissuto del tempo per niente affatto valutabile secondo i criteri della logica aristotelica. Ci renderemmo conto del fatto che, come esistono le due culture, così esistono nel mondo della realtà i due Tempi: il tempo razionale e il tempo interno (o tempo dell’inconscio). E questo tempo interno è legato all’immagine interna, immagine da cercare e scoprire con tecniche diverse da quelle utilizzate dalla scienza tradizionale. L’ Immagine interna è quella che ha insito il movimento, lo psico-cinema, che genera un vissuto di “flusso continuo in cui non è possibile separare i singoli istanti” (Bergson) . E’ l’immagine di Picasso cubista che rappresenta le cose non come le vede l’occhio della coscienza, ma come le sente l’orecchio dell’inconscio, nella simultaneità della esistenza, nello spazio fisico e nel tempo fusi insieme, non registrandole o fotografandole. E’ l’immagine del tempo dell’inconscio, dell’inconscio che comprende non solo il mondo verbale ma anche il tempo del mondo preverbale del bambino del primo anno di vita.
Nunzio Lucarelli