Il giorno dopo la chiusura dei Giochi Olimpici di Londra 2012 è già tempo di bilanci. A farli è Shaun McCarthy, il presidente della Commissione indipendente istituita per controllare l’impatto ambientale delle Olimpiadi che, secondo quanto riportato dalla BBC, sono state le più ecologiche di sempre. Stando al rapporto della Commissione, il riciclaggio di materiali e la rigenerazione di aree della città abbandonate sono state un successo, ma in futuro si potrà fare ancora molto di più per ridurre l’impatto dei Giochi sulla popolazione e sul pianeta. Londra, infatti, ha soltanto dato l’esempio e fissato gli standard di eco sostenibilità che dovranno quantomeno essere rispettati a partire dalla prossima Olimpiade in Brasile, anche se l’obiettivo è quello di ridurre sempre di più l’impatto ambientale.
In passato i Giochi erano finiti sotto accusa proprio per i danni provocati all’ambiente con i rifiuti, i trasporti e la costruzione degli impianti, cosa che non è avvenuta a Londra. Ad esempio, lo Stadio Olimpico è stato costruito in parte con materiali riciclati, in un’area un tempo degradata, e ora si prepara a diventare il nuovo stadio del West Ham, squadra di calcio londinese. Dal design essenziale, l’Olympic Stadium è costato molto più di quello realizzato nel 2008 a Pachino, benché sia meno grandioso e spettacolare. Ma il costo eccessivo ha una giustificazione: per ridurre al minimo l’immissione di gas serra legati alla produzione e al trasporto dei materiali, lo stadio è stato realizzato con le più evolute tecnologie ecologiche, e alcuni servizi (bar, negozi, punti informativi) sono stati spostati all’esterno per rendere più agile la struttura.
Legacy, eredità, recita lo slogan olimpico. Un principio che gli organizzatori dei Giochi hanno cercato di rispettare, lasciando in eredità qualcosa di tangibile e duraturo alla città, soprattutto alla periferia sud-orientale, che ha ospitato il Villaggio Olimpico e diversi impianti, completamente rivalutata anche in proiezione futura. Stratford, che ha ospitato il Parco Olimpico, si è trasformato da una zona degradata in un centro residenziale con 3.500 appartamenti. Una volta che tutti gli atleti avranno lasciato il Villaggio, gli appartamenti saranno rivenduti a privati. L’intero complesso, infatti, è già stato acquisto per oltre un miliardo di sterline da un importante gruppo immobiliare. L’Olimpiade dell’eredità, appunto.
Piera Vincenti
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