L’11 settembre undici anni dopo. Oggi il mondo si appresta a commemorare le vittime degli attentati terroristici che colpirono la città di New York nel settembre del 2001. Quest’anno, però, sarà un anniversario tra le polemiche, a partire dallo scontro in corso sul museo di Ground Zero e sul Memorial che dovrebbe sorgere dove prima c’erano le Torri Gemelle, ancora un cantiere a cielo aperto dopo oltre un decennio. Per non parlare del numero dei morti, in continuo aumento, specie fra gli eroici pompieri che lavorarono per giorni fra le macerie delle torri.
Le famiglie delle vittime hanno chiesto che non si tengano discorsi pubblici da parte dei tanti politici che strumentalizzano gli attentanti per attirare popolarità. A Ground Zero, come ogni anno, risuoneranno i nomi delle vittime, mentre al Pentagono, dove si schiantò uno degli aerei dirottati da al Qaeda, Barack Obama, con la moglie Michelle, parteciperà alla cerimonia di commemorazione.
A tenere banco alla viglia dell’undicesimo anniversario degli attentati sono soprattutto le polemiche per i ritardi nel completamento del Memorial dedicato alla vittime dell’11 settembre. Ground Zero è ancora un cantiere aperto. Il luogo dove sorgevano le Twin Towers e dove adesso dovrebbero esserci delle fontane che inghiottono acqua è ancora recintato mentre il nuovo grattacielo, il 1WTC, è ancora da completare anche se ha ormai tutti i suoi 105 piani. Sulla porta di quello che dovrebbe essere il Museo dell’11 settembre, invece, c’è un cartello che invita a consultare il sito ufficiale del Memorial. L’inaugurazione dei monumenti celebrativi era prevista l’anno scorso ed è stato posticipata al 2013 ma difficilmente si riuscirà a rispettare la scadenza. La costruzione infatti è stata sospesa per una dissidio tra la Fondazione del Memorial e del Museo dell’11 settembre e le autorità di New York. Sulla realizzazione del museo, il sindaco della Grande Mela, Micheal Bloomberg, e il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, si sono scontrati per questioni di competenze delle rispettive amministrazioni mentre i costi della ricostruzione del sito continuano a crescere: dagli 11 miliardi di dollari del 2008 ai 15 attuali. A molti, soprattutto alle famiglie delle vittime, non piace neppure l’idea che il luogo in cui sono morti i loro cari diventi un’attrazione turistica piuttosto che un luogo di preghiera.
Ma non finisce qui, perché dopo 11 anni gli attentati continuano a mietere vittime. La settimana scorsa, il Fire Department di New York ha aggiunto nove nomi alla targa in onore dei 55 morti durante le operazioni di soccorso a Groud Zero, deceduti per tumori e gravi patologie respiratorie provocate dalle polveri tossiche del World Trade Center. In totale, dall’11 settembre 2011 almeno mille operatori dei servizi di emergenza sono morti per patologie respiratorie. A morire l’11 settembre 2001 per il crollo delle Torri Gemelle furono 2.763 persone: 2.165 dentro i grattacieli, 441 tra poliziotti e pompieri, 157 a bordo dei quattro aerei dirottati.
Piera Vincenti