L’Astrup Fearnley Museum di Oslo è l’ultimo capolavoro dell’architetto italiano Renzo Piano e verrà inaugurato ufficialmente giovedì 27 settembre 2012, con tanto di concerto jazz e già si vocifera una cover di Norwegian wood di Lennon e McCartney. Il museo fa parte del Tjuvholmen Icon Complex ed è stato disegnato dalla Renzo Piano Building Workshop in collaborazione con la Narud-Stokke-Wiig di Oslo. La costruzione è collocata in una posizione magnifica, nel punto più esterno della capitale norvegese dove la città sconfina dei Fiordi. È un’opera d’arte composta da tre edifici collegati da ponti, perfettamente integrati con il paesaggio circostante.
Il progetto del nuovo museo si compone di due edifici, uno che ospiterà le esposizioni temporanee e uno per la collezione permanente del museo che vanta opere di artisti come Andy Warhol, Damien Hirst, Jeff Koons, Charles Ray, Richard Prince, Matthew Barney, Bruce Nauman, Robert Gober e Cindy Sherman.
Il museo inizia già all’esterno: il parco è un gioco di canali, ponti e prati. Le sculture della Selvaag collection sembrano quasi far parte della natura. Una volta all’interno è possibile ammirare l’esposizione temporanea dell’ Astrup Fearnley Museet in una sala molto alta, dove la luce naturale è filtrata attraverso una copertura in vetro. Ogni piano rappresenta un piccolo universo d’arte, unito al successivo da ponti che si affacciano sul parco e sulla Piazza e che collegano interno ed esterno. Camminando verso la parte opposta del canale, l’esperienza continua: la collezione permanente del museo è suddivisa su due livelli espositivi.
Parte integrante del museo sarà anche il percorso di circa 800 m che offrirà ai visitatori un contatto visivo con il mare e la natura, come importante esperienza del viaggio conoscitivo. Tra il museo e il mare vi sarà anche uno “sculpture park”, dolcemente ondulato, protetto dal vento e dalle onde, che sarà aperto ai bambini e ai loro genitori per giocare e nuotare, per godersi la natura e il mare.
Il design della copertura in vetro è il segno distintivo del progetto. La sua forma sinuosa attraversa i canali tra gli edifici. Le sottili colonne in acciaio rinforzate da un sistema di cavi si ispirano gli alberi maestri delle navi nel porto. Il rivestimento in legno, con il suo colore argentato dovuto all’esposizione agli agenti atmosferici, fa risultare ancora più dinamica la forma del tetto in vetro e contribuisce a rendere più confortevole l’ambiente del museo. La hall è progettata per essere un luogo di silenzio e meditazione ma anche un posto dove incontrare persone o semplicemente gustare un caffè mentre si guarda una barca navigare tra i Fiordi.
Piera Vincenti