Alla quinta edizione del Festival della Cultura e della Letteratura Ebraica, che si sta svolgendo a Roma in questi giorni, Charley Rosen (nella foto) alle 19 presso il Palazzo della Cultura, intervistato da Valerio Bianchini e Rav Moshe Hacmun. Alle 20.30 invece, sempre al Palazzo della Cultura, sarà la volta di Yoram Kaniuc, che si confronterà con Elena Loewenthal. Oggi sarà inaugurata anche la mostra “Visioni e colori di una città bianca”, alle 18.30, presso la Ermanno Tedeschi Gallery, alla presenza dell’artista rami Meiri.
I PROTAGONISTI
Charley Rosen è nato a New York nel 1941. Alto due metri e zero tre, prima di intraprendere la carriera giornalistica e letteraria è stato una star del basket universitario e un allenatore, attivo nelle categorie minori. I suoi libri spaziano dalla narrativa alla rievocazione storico-giornalistica. Tra questi, Gli All-Star di Mosè (1996) e Barney Polan’s Game (1998) sono stati inseriti dal «New York Times» nella lista dei cento Notable Books of the Year. Insieme all’amico Phil Jackson, il grande allenatore dei Chicago Bulls di Michael Jordan e dei Los Angeles Lakers di Kobe Bryant, noto anche come lo «Zen Master» della Nba, Rosen ha collaborato alla stesura di Maverick, un’analisi a trecentosessanta gradi del basket degli anni Settanta, e di More Than a Game, un tributo al «triangle offense», il celebre schema messo in atto dalle squadre di Jackson. Rosen ha all’attivo oltre quindici libri, quasi tutti incentrati sul basket, di cui è considerato il più autorevole narratore vivente. Lo scorso aprile Gli All-Star di Mosè è stato pubblicato in italiano dalla casa editrice 66THAND2ND nell’ambito della collana di letteratura sportiva ATTESE. E’ il racconto delle rocambolesche avventure di una squadra di cestisti ebrei, antesignani degli Harlem Globetrotters, impegnati in una tournée coast to coast negli anni bui della Grande Depressione.
Yoram Kaniuk è nato a Tel Aviv nel 1930. Dopo aver partecipato nel 1948 alla guerra d’Indipendenza, ha vissuto per dieci anni a New York per poi fare ritorno in Israele. Ha scritto romanzi, racconti e libri per ragazzi. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Di lui il New York Times ha scritto: “Kaniuk è uno dei più originali e brillanti scrittori del mondo occidentale”. 1948 (Giuntina) è il suo libro di maggior successo.
M.I.