BARILLA ALLA CONQUISTA DEL MERCATO AMERICANO

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La dieta mediterranea fa bene, ormai sono tutti concordi nel sostenerlo tanto che l’Unesco l’ha dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Incrementare il consumo di pasta, soprattutto negli Stati uniti, è la nuova strategia della Barilla che, stando a quanto riferisce il Wall Street Journal, sta per lanciare una propria catena di ristoranti in America. Inglobare aziende produttrici di succhi, merendine e sughi non si è rivelato un piano vincente per la società italiana, che sta cercando di disfarsi delle vecchie acquisizioni per tornare all’origine: la pasta.

La Barilla vuole convincere gli americani – che hanno un consumo ancora ridotto di pasta – ad arricchire la propria dieta con una maggiore quantità di carboidrati. Per aumentare la propria visibilità e favorire l’acquisto di prodotti da supermercato, la Barilla lancerà una catena di ristoranti con il proprio marchio. A confermare la notizia lo stesso presidente della compagnia Guido Barilla.

Puntare sulla pasta è una scelta dettata anche dal momento di crisi che stanno affrontando Europa e Usa. Il consumo di pasta, infatti, tiene a dispetto delle difficoltà economiche. In Italia è l’unico prodotto alimentare rimasto invariato, mentre la vendita cresce, seppure di poco, all’estero. La Gracia, paese europeo più colpito dalla crisi, ha fatto registrare nel primo trimestre 2012, un incremento del consumo di pasta pari al 3,5 per cento, stando a quanto riportato da Nielsen. Gli Stati Uniti sono la nuova frontiera: la produzione nazionale (1,16 milioni di tonnellate) copre solo metà del fabbisogno, stimata in 9 chili a testa. Se gli Usa si allineano alla media mondiale, 11 chili a testa, la Barilla potrebbe trovare davvero la chiave del successo oltreoceano, considerando anche la caduta di produzione di grano americano.

Non solo pasta ma anche cibi precotti stanno facendo alzare le vendite della Barilla che, da quando a febbraio ha lanciato la propria linea di pasti già pronti, ha già venduto oltre 4 miliardi di confezioni. Un risultato promettente che potrebbe aprire una nuova pista alla società italiana.

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