L’utilizzo di olii e unguenti in campo cosmetico si perde nella notte dei tempi. Infatti, risale all’antico Egitto l’uso di olii e unguenti profumati da cospargere sul corpo per ritemprare anima e corpo in quelli che erano dei veri e propri rituali di bellezza. Il corpo veniva lubrificato con olio di balano, mandorle, sesamo e ricino. Era consuetudine per le donne di classe elevata farsi massaggiare con olii e unguenti a base di olio di mandorle in cui venivano messi a macerare rose, miele, vino e cannella; ma anche le donne della classi meno abbienti si prendevano cura del proprio corpo utilizzando olii meno pregiati come quello di ricino, a cui addizionavano menta, timo ed origano. Era inoltre usanza durante i lunghi riti funebri, che prevedevano la mummificazione, ungere i corpi dei defunti con olii e unguenti profumati per prepararli al viaggio verso l’aldilà.
Nell’antica Grecia l’olio di oliva veniva utilizzato per cospargere i corpi degli atleti per esaltarne la magnificenza estetica delle masse muscolari, ma anche come atto preparatorio alle competizioni agonistiche attraverso massaggi riscaldanti. Nelle antiche civiltà l’ospitalità veniva espressa ungendo, saziando e ritemprando lo spirito dell’ospite con effluvi profumati. Gli unguenti nati in Egitto hanno nel tempo subito modifiche e arricchimenti con il passaggio alla civiltà greca, affinandosi ulteriormente durante l’epoca romana. Sono testimonianza di tali pratiche gli innumerevoli reperti di ampolle, contenitori in alabastro e vetro soffiato venuti alla luce nei vari siti archeologici sparsi nel mondo. Oltre ad avere una spiccata azione cosmetica, gli olii venivano considerati veicoli odorosi per entrare in contatto con le divinità attraverso la sacralità del corpo. La Farmacopea Ufficiale definisce gli oli essenziali o essenze come “miscele complesse di sostanze organiche, di costituzione chimica diversa, contenute in diverse piante dove sono localizzate in particolari tessuti; si ottengono ordinariamente mediante distillazione in corrente di vapore, o per estrazione con solventi o per mezzo di procedimenti meccanici idonei”, essi vengono prodotti dalle piante per scopi funzionali.
Una delle caratteristiche degli olii essenziali è la volatilità; inoltre grazie al loro basso peso molecolare e alla loro natura lipofila penetrano facilmente attraverso gli strati dell’epidermide raggiungendo velocemente il derma e quindi il torrente circolatorio. È per questo motivo e per il loro alto potere allergizzante che il loro utilizzo deve essere adeguatamente monitorato. Molte delle sostanze presenti negli olii essenziali vengono utilizzate per profumare e aromatizzare i prodotti cosmetici, per questo motivo la Direttiva 2003/15/CE, prevede che queste sostanze quando presenti in un cosmetico non possono essere riportate sull’etichetta con la dicitura Parfum/profumo, ma devono essere elencate con il loro nome INCI. In particolare vi è l’obbligo dall’11 marzo 2005 di etichettare la presenza di 26 sostanze profumate ritenute responsabili dell’insorgenza di reazioni allergiche, ciò al fine di supportare i medici, facilitando la diagnosi di allergie da contatto, e al fine di consentire ai consumatori allergici ad alcune sostanze profumate di identificarne la presenza nei prodotti cosmetici e quindi evitarne l’utilizzo. L’obbligo di etichettatura riguarda i prodotti cosmetici che contengono più di:
10 ppm (parti per milione) di ciascuna delle 26 sostanze profumate, per i prodotti senza risciacquo;
100 ppm (parti per milione) di ciascuna delle 26 sostanze profumate, per i prodotti con risciacquo.
Elenco delle 26 sostanze profumate aventi potere allergizzante:
SOSTANZE ALLERGENICHE | DENOMINAZIONE INCI |
2-benzil-idene-eptanale | Amile cinnamale |
Alcool benzilico | Benzil-alcool |
Alcool cinnamilico | Cinnamil alcool |
Citrale | Citrale |
Eugenolo | Eugenolo |
7-idrossicitronellolo | Idrossicitronellolo |
Isoeugenolo | Isoeugenolo |
2-pentil-3-fenilprop-2-ene-1-olo | Amil-cinnamil alcool |
Salicilato di benzile | Benzil salicilato |
Cinnamaldeide | Cinnamale |
Cumarine | Curarine |
Geraniolo | Geraniolo |
4-(4-idrossi-4-metil-pentil)cicloes-3-ene-carbaldeide | Idrossi-iso-esil-3ciclo-esene carbossialdeide |
Alcool 4-metossibenzilico | Alcool dell’anice |
Cinnamato di benzile | Benzil cinnamato |
Farnesolo | Farnesolo |
2-(4-ter-butilbenzil)propional aldeide | Butil-fenil-metil-proprionale |
Linalolo | Linaloolo |
Benzoato di benzile | Benzil benzoato |
Citronellolo | Citronellolo |
a-esil-cinnamaldeide | Esil cinnamale |
(R)-p-menta-1,8-diene | Limonane |
Ott-2-inoato di metile | Metil-2-ottionato |
3-metil-4-(2,6,6-trimetil-2-cicloesene-1-il)-3-butene-2-one | a-isometil-ionone |
Estratto di Evernia prunastri | Evernia prunastri estratto |
Estratto di Evernia furfuracea | Evernia furfuracea estratto |
Oggi la moderna cosmesi utilizza quelli che vengono chiamati superoli, miscele complesse di olii vegetali e olii essenziali, altamente biodisponibili e assimilabili, che oltre a svolgere un’azione protettiva, svolgono un’azione nutritiva profonda, infatti proteggono la pelle dall’aggressione degli agenti atmosferici e dei radicali liberi, ma hanno anche un’azione antiossidante. Avendo una spiccata dermoaffinità sono in grado di detossificare la pelle, eliminando scorie e tossine e di apportare alla pelle un effetto “rejuvenanting”. L’uso degli olii o superoli riconcilia la cura per il corpo con la cura per lo spirito attraverso una gestualità che rimanda agli antichi rituali divinatori, mediante cui corpo e mente riacquistano una sacralità ormai perduta. Applicati sulla cute gli olii essenziali hanno azione irritante e rubefacente a cui segue un’azione anestetica locale, per questo motivo vengono spesso utilizzati in creme o unguenti per il trattamento dei reumatismi, inoltre stimolando il microcircolo sono presenti nei prodotti cosmetici per il trattamento degli inestetismi della cellulite. Alcuni olii essenziali invece, se inalati sono in grado di fluidificare le secrezioni e decongestionare i bronchioli, per questo motivo spesso vengono utilizzati nella formulazione di gocce nasali.
In campo cosmetico, di solito gli olii essenziali vengono utilizzati in associazione con olii vegetali, i superoli, per massaggiare o per idratare il corpo attraverso il meccanismo dell’occlusione, tra oli vegetali, molto usato l’olio di mandorle dolci, che grazie all’azione emolliente è in grado di preservare la tonicità della pelle, è consigliato durante la gravidanza per evitare la formazione delle smagliature. A causa della loro elevata penetrazione e del l’alto potere allergizzante l’uso degli olii essenziali in gravidanza è da sconsigliare. Dopo l’utilizzo di prodotti contenenti olii essenziali è da evitare anche l’esposizione al sole, in quanto molti di essi sono causa di fotosensibilizzazione. Largo inoltre è l’uso degli olii essenziali nell’aromaterapia.