«L’agricoltura, con le sue imprese che danno occupazione, ha un ruolo centrale nel quadro di uno sviluppo sostenibile dell’economia». Lo ha confermato l’assemblea programmatica nazionale sullo sviluppo delle filiere agricole di qualità ecologica, che si è svolta oggi, 18 settembre 2012, a Roma nell’ambito dei lavori preparatori degli “Stati Generali della Green Economy”, che si terranno a Rimini durante la fiera Ecomondo–Keyenergy (7-11 novembre).
Confagricoltura sottolinea il ruolo fondamentale dell’agricoltura, come peraltro è emerso in quasi tutti i gruppi di lavoro. La stessa Unione Europea ha sottolineato che la bioeconomia rappresenta un grande potenziale, per alimentare la crescita economica, creare nuovi posti di lavoro, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e migliorare la sostenibilità economica e ambientale della produzione primaria, delle industrie di trasformazione e dello stesso consumo.
«Il nostro settore – continua l’Organizzazione agricola – dovrà far fronte all’aumento della domanda di cibo, producendo di più con meno risorse, diminuendo contemporaneamente gli sprechi, con una gestione sostenibile delle risorse naturali e con una qualità ecologica sempre più elevata dei prodotti e dei processi produttivi. Una sfida che riguarda tutto il settore, dalla vendita diretta dei prodotti agricoli, fino alla distribuzione organizzata ed alla esportazione del ‘made in Italy’ nel mondo».
«Una sfida – conclude Confagricoltura – che non riguarda solo l’agroalimentare, ma anche i nuovi obiettivi legati alla riduzione della dipendenza dalle risorse non rinnovabili, così come all’adattamento ai cambiamenti climatici, al sequestro di carbonio da parte dei terreni agricoli, al miglioramento delle risorse forestali. Tutti percorsi che sono già stati avviati con decisione dall’agricoltura italiana e che è intenzione degli agricoltori proseguire anche in futuro, nell’interesse delle loro imprese, dei consumatori e della salvaguardia del pianeta».