La felicità è donna. Il sospetto lo abbiamo sempre avuto, adesso è arrivata la conferma dalla scienza. Una scoperta della University of South Florida, pubblicata sulla rivista Progress in Neuro-Psychopharmacology & Biological Psychiatry ha individuato il gene che rende felici e che è presente soltanto nelle donne, mentre non ha alcun effetto sugli uomini. Questo potrebbe spiegare come mai, spesso, gli uomini sono più tristi.
Gli scienziati hanno scoperto il legame tra un particolare gene, chiamato monoamino assidasi A (MAOA), e le reazioni del cervello alla dopamina ed alla serotonina, sostanze chimiche connesse con gli stati d’animo positivi, come l’allegria, la serenità e la felicità. A quanto pare, una bassa espressione del gene è associata, spiega Henian Chen, a capo dell’indagine, «a stati d’animo sereni, un’alta espressione invece è connessa con stati negativi come l’alcolismo, i comportamenti aggressivi e antisociali». Questa correlazione, però, è vera soltanto nelle donne, mentre nessun effetto si riscontra negli uomini. L’ipotesi più probabile è che gli alti livelli di testosterone inibiscano ogni possibile effetto del gene MAOA sugli uomini, la cui felicità sarebbe regolata da meccanismi neurologici ancora ignoti ma comunque diversi da quelli messi in atto dal cervello femminile.
Gli scienziati hanno sottoposto a screening genetico 345 persone, 192 donne e 152 uomini, che partecipavano al programma Children in the Community. Le donne con il tipo a bassa espressione del gene MAOA si dichiaravano molto più felici di tutti gli altri partecipanti. Sicuramente un’ottima notizia per le donne, ma c’è il rovescio della medaglia. Alle donne non resta che accontentarsi di uomini tristi che però, con una compagna felice accanto, ne guadagneranno sicuramente in serenità.