Ascolto l’Andrea di De Andrè che sceglie il pozzo di una notte vestita di pizzo, penso. Pizzo usato dal pazzo gusto della signora che io illustro dal mio occhio giusto. Penso al senso che, senza consenso, le donne hanno reso al pizzo preso. Qualcuna lo usa di profonda notte all’occhio di chi vuol far botte. L’altra l’ha scelto per il suo prescelto che con lo sguardo attento le fa sorridere il cuor. Mi piace giocare con le parole, credo che un vasto vocabolario aiuti a vivere meglio con gli altri. A volte basta sbagliare una vocale e la nostra vita si ribalta. Anche se spesso sono proprio le parole sbagliate che in fondo sono le più vere difronte allo specchio della verità chiamato Io. Tutto in questa vita, secondo me, è il contrario di ciò che appare. Mi è capitato di incontrare persone durante il mio viaggio che all’andata pensavo fossero le più belle cose di esso al ritorno erano gli ultimi sentimenti che riguardavo poi a casa. Come una medaglia non ha un profilo ecletticamente falso, ma siamo noi incoerenti ad affibbiargliene uno, così siamo sempre noi che ci specchiamo prima in una e poi nell’altra sua faccia. E siamo ancora noi che non abbiamo il coraggio di scegliere e percorrere una via e solo una. Rimaniamo seduti al bivio preferendo prima una strada e poi la sua parallela, ritornando, però, sempre al punto iniziale senza mai arrivare alla profonda luce che vediamo al fondo.
Nella moda questa “ecletticità” la possiamo tradurre col significato che diamo ad un lavorato tessuto, ad esempio il sempre presente pizzo. Anche quando passa di moda tra le romantiche signore che figurano nei salotti del lusso le stesse ne mantengono il primato, usandolo di notte nell’incontrare l’amore. Wikipedia ce lo descrive così: «Il merletto o pizzo o trina è una particolare lavorazione dei filati per ottenere un tessuto leggero, prezioso e ornato. Può essere realizzato a mano o a macchina. Nel caso del merletto fatto a macchina, il risultato è un tessuto meno pregiato rispetto a quello fatto a mano».
Nel mio caso, la spiegazione che voglio dare è la differente funzionalità del pizzo o meglio l’eclettico ruolo che una donna gli attribuisce. Simbolo di femminilità ed elemento che nell’armadio di una donna è un must diventando ancora più importante nello spazio dedicato all’intimo senza tralasciare l’equilibrio tra romanticismo e sensualità. Ha la capacità di vestire una donna e renderla agli occhi altrui come se la pelle fosse romanticamente disegnata a fiori. E nel senso opposto magicamente seducente padrona della porta dei sogni, quelli erotici di venere. Faccio una passeggiata e trovo un pozzo, vicino raccolgo un pezzo di pizzo pensando, così al pazzo odore di una donna in calore. Mi accascio pensando alla luna a te che vesti la fortuna, scegli anche tu il pizzo perché è l’unico fiore che sia di giorno che di notte può far nascere un amore.
Crico