Si chiama Paolo Macchiarini ed è colui che ha impiantato su un malato di cancro la prima trachea bioartificiale trattata con le staminali. L’operazione è stata effettuata in Svezia e adesso potrebbe essere ripetuta a Firenze. Macchiarini, uno dei tanti ricercatori che hanno trovato il successo altrove, si sta distinguendo per la sua efficienza: dopo la laurea in Medicina, rinuncia al concorso universitario, perché a suo dire i posti sono assegnati a “tavolino”, poi abbandona l’Italia per trasferirsi prima negli Usa e in seguito in Francia, Germania e Spagna. Qui ricopre incarichi prestigiosi, tanto che nel 2008 effettua il primo trapianto di trachea usando cellule staminali per evitare il rigetto. Nel 2011 impianta una trachea bioartificiale su un malato di cancro. Ma come avviene tutta la procedura?
- I medici scansionano in 3D la trachea del paziente creandone una sintetica di fibra e plastica porosa,
- La trachea viene montata su un cilindro e cosparsa di cellule staminali estratte dal midollo;
- La trachea viene immersa in una soluzione per almeno 36 ore;
- Successivamente vengono iniettate alla trachea altre sostanze per stimolare la proliferazione delle cellule staminali
- In sala operatoria gli specialisti cospargono la trachea con altre cellule del paziente
- I medici rimuovono la trachea malata per sostituirla con quella creata in laboratorio (Procedimento Fonte: La Repubblica)