Per creare un connubio tra formazione e lavoro, la Camera del Commercio di Como ha organizzato per il 5 ottobre 2012 alle 17, presso l’aula magna della sede di Como del Politecnico, l’incontro “Cantiere Innovazione – Università Chiama Impresa risponde”.
L’evento rappresenta la prima delle iniziative che la Camera di Commercio di Como ha deciso di sviluppare in esito alle riflessioni maturate dal Centro Studi dell’Economia Comasca sul Capitale Impresa, in ordine all’esigenza di rafforzare il dialogo e la collaborazione tra il sistema imprenditoriale comasco ed il sistema universitario presente sul territorio sui temi dell’innovazione. Il Cantiere Innovazione è il frutto della collaborazione tra l’Ente camerale, l’Università degli Studi dell’Insubria e il Politecnico di Milano sede territoriale di Como che hanno organizzato questo momento di presentazione pubblica delle diverse iniziative, con il sostegno di Univercomo, di PST Como NExT e Confidustria Como. Obiettivo dell’incontro è mettere in contatto le aziende del territorio con il mondo universitario, con lo scopo di dare il via e alimentare un circolo virtuoso di generazione e realizzazione di idee a sostegno dell’innovazione e dello sviluppo delle piccole e medie imprese che vivono sul territorio. Saranno presenti aziende che hanno progetti innovativi da realizzare e che sono disposte a farli “sperimentare” presso di loro o nei laboratori dell’università.
Durante l’incontro verranno presentati alle aziende due progetti: LakePoli School (LaPS) promosso dal Politecnico di Milano sede territoriale di Como; Prosit (Programma di Sviluppo e Innovazione del Territorio) promosso da Università degli Studi dell’Insubria). I due progetti, pur presentando punti in comune, si rivolgono a differenti tipologie di fruitori e di realizzatori: LaPS si rivolge a studenti iscritti e laureandi di lauree ingegneristiche, Prosit si rivolge a neolaureati di discipline tecniche, scientifiche ed economiche.
LakePoli School (LaPS) Seconda Edizione – a partire da ottobre per 6 mesi
Il progetto, interdisciplinare ed inserito nei percorsi formativi della laurea Magistrale, si articola in tre momenti: lo sviluppo di un’idea o di un problema (Business Case) – sottoposto dall’impresa – da parte di un gruppo selezionato di studenti; un ciclo di seminari nel Campus di Como del Politecnico; un Workshop finale. Gruppi di 4/5 studenti selezionati tra migliori iscritti al Politecnico di Como nelle Lauree Magistrali in Ingegneria Gestionale, Ingegneria Informatica e Ingegneria Ambientale andranno a formare i gruppi di lavoro. La scelta avviene considerando la media acquisita da ciascun studente/il numero esami sostenuti/l’arco temporale di superamento degli esami. All’azienda verrà assegnato un tutor di interfaccia tra impresa e studenti e un docente supervisore che interagiranno con un tutor aziendale.
I vantaggi che l’azienda partecipante trarrà dall’iniziativa sono molteplici: sviluppo di un project work di interesse per l’azienda, su cui lavoreranno studenti con competenze diverse (gestionale-informatiche-ambientali), guidati in modo continuo da un tutor del Politecnico; possibilità di osservare ed interagire con 4/5 studenti selezionati per un periodo di 6 mesi, analizzandone non solo le competenze disciplinari, ma anche le capacità e la propensione al lavoro di gruppo interdisciplinare; finestra promozionale dell’azienda durante i seminari della LaPS, aperti a tutti gli studenti del Politecnico e alla cittadinanza. Il numero di progetti che saranno selezionati sarà limitato (9 aziende), al fine di garantire a studenti ed aziende l’adeguato supporto durante lo sviluppo del progetto.
Prosit – a partire da novembre per 12 mesi
E’ una “opportunità di lavoro”, e al tempo stesso di “formazione” retribuiti, per laureati magistrali della durata di 12 mesi. La “proposta di lavoro” consiste nell’essere chiamati da un’azienda a realizzare un progetto di innovazione ed avere la possibilità di testare ed esercitare, presso l’azienda stessa o in un laboratorio universitario, le capacità progettuali e realizzative di innovazioni attinenti al proprio ambito di specializzazione. Durante il periodo di realizzazione del progetto, i partecipanti avranno anche la possibilità di frequentare un percorso “formativo” teso a completare e arricchire le conoscenze acquisite nei percorsi di studio universitari con competenze complementari (chi ha una laurea tecnica o scientifica (fisica, chimica, biologia, ingegneria, matematica, informatica, ecc…..). riceverà una formazione giuridico – economico – manageriale e viceversa). Al termine dei 12 mesi i partecipanti all’iniziativa dovranno aver portato a termine il compito assegnato: sviluppare l’idea di innovazione espressa dall’azienda svolgere un approfondito business plan e un correlato piano realizzativo, ivi compresa la presentazione del progetto a possibili finanziatori. La realizzazione prototipale, laddove prevista, sarà sviluppata presso le aziende proponenti . Il percorso formativo che supporterà la fase realizzativa dell’idea di innovazione, includerà momenti di aula tradizionali, seminari e incontri interattivi con esperti per trasferire ai partecipanti, in modo pragmatico, la padronanza di alcuni strumenti essenziali di gestione dei progetti ed alcune competenze di ordine economico-gestionale indispensabili per operare all’interno delle imprese, sia in qualità di professional, sia in qualità di responsabili gestionali.
L’iniziativa prevede la realizzazione di 10-12 progetti di innovazione per ogni ciclo. Il primo ciclo prenderà avvio nel mese di novembre 2012. Attualmente sono state individuati 9 progetti di innovazione, di cui 7 proposti da aziende operative sul territorio di Como: c’è ancora spazio per altre tre proposte di adesione da parte delle aziende del territorio. Il progetto PROSIT intende favorire l’incontro dell’offerta di lavoro con la domanda di capitale umano di eccellenza perseguendo nel contempo un duplice obiettivo. Da un lato offrire ai giovani laureati l’opportunità misurarsi in progetti in cui è richiesto di dimostrare di “saper fare” oltre che di “conoscere”. Dall’altro dimostrare ai piccoli imprenditori le potenzialità dei neo-laureati, molto spesso sottovalutate in ragione della loro preparazione eccessivamente teorica, considerata troppo distante da ciò che necessita alla imprese.