Diretta e interpretata da Gabriele Lavia, in scena con la figlia Lucia, la commedia di Luigi Pirandello, Tutto per bene, va in scena al Piccolo Teatro Strehler di Milano dal 6 al 18 novembre 2012.
Opera tra le più significative del drammaturgo siciliano, rappresentata per la prima volta nel 1920, è il dramma di un uomo che scopre di aver vissuto una vita diversa da quella che credeva fosse.
Parabola amara di un’esistenza in balia di una società finta e ipocrita: maschera tra maschere di un balletto crudele, nel “giallo” paradossale che gli uomini mettono in scena illudendosi di vivere: “Chi ha capito il giuoco non riesce più a ingannarsi; ma chi non riesce più a ingannarsi non può più prendere né gusto né piacere alla vita. Così è”.
Protagonista della storia è Martino Lori, un uomo di mezz’età, vedovo inconsolabile che vive i suoi giorni nel ricordo dell’amata moglie defunta e nella dedizione per la giovane figlia Palma. Ma la realtà è ben diversa da come appare. Ad eccezione del vedovo, infatti, tutte le persone che lo circondano sanno da sempre che la moglie aveva una relazione con il suo datore di lavoro, il potente senatore Salvo Manfroni, e che la sua adorata Palma è il frutto nato da questa infedeltà. La tragica scoperta della verità getta Lori in una crisi profonda, reso di colpo orfano di ogni sua certezza: “Tutto rovesciato; sottosopra. Sì. Il mondo che ti si ripresenta tutt’a un tratto nuovo, come non ti eri mai neppure sognato di poterlo vedere. Apro gli occhi adesso!”. Da figura mite e padre premuroso che era stato fino a quel momento, Lori si scopre essere un uomo senza più identità e senza maschera.