Muoversi, ragionare sui passi indispensabili per uscire dalla monocultura dell’auto e imboccare la strada della multimobilità è l’obiettivo del convegno di presentazione della 19° edizione di Ecosistema Urbano di Legambiente, manifestazione che si svolgerà lunedì 29 ottobre 2012 a Venezia. Per muoversi meglio tutti, in modo più sostenibile.
Le città italiane sono il risultato di una lunga stagione di trasformazioni, di speculazioni edilizie, di consumo di suolo che hanno fatto guadagnare chilometri quadrati alle città e hanno annacquato la loro identità, spersonalizzandole e generando decine di sobborghi-trappola, privi di servizi e infrastrutture da cui è difficile e costoso spostarsi.
Lo slabbramento del corpo urbano, da noi più vistoso che altrove, è anche figlio dell’automobile, divenuta “il” mezzo di trasporto mentre treno, bus e metropolitane (laddove ci sono), piedi e biciclette si spartiscono solo brandelli marginali di mobilità. Le macchine hanno reso plausibile – al prezzo di tempo perso, inquinamento, ingorghi, incidentalità, bassa qualità della vita – la scelta di costruire quartieri, uffici, università, ospedali e megastore distanti decine di chilometri e scollegati dalle reti del trasporto pubblico. L’auto apparentemente ha accorciato le distanze, nei fatti le ha moltiplicate.
Questo modello, inefficiente da tutti i punti di vista (energetico, ambientale, sanitario, economico, umano), è appesantito dalla mancanza di iniziativa di molte amministrazioni locali che si concentrano al più su interventi singoli e parziali senza mai nemmeno provare a delineare una innovativa visione d’insieme che punti a città a basso tasso di motorizzazione, più silenziose, più salutari, più efficienti, meno alienanti, con spazi pubblici più vissuti e più sicuri, con più senso del quartiere e del vicinato.
Ragionare sui passi indispensabili per uscire dalla monocultura dell’auto e imboccare la strada della multimobilità è l’obiettivo del convegno di presentazione della 19a edizione di Ecosistema Urbano di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. Un confronto che può partire da una considerazione generale: per muovere meglio le città devono iniziare a muoversi meglio gli amministratori pubblici, locali e nazionali, mettendo in campo coraggio, scelte e un’idea chiara della città del futuro.