L’artista romana Valeria Bartolini presenterà le sue opere dal 9 al 12 novembre prossimi a Padova, presso ArtePadova 2012, la storica mostra mercato dedicata all’arte moderna e contemporanea, giunta quest’anno alla sua 23esima edizione. Lo stand personale di Valeria Bartolini sarà ospitato all’interno del Padiglione 1 della Fiera di Padova, dove come di consueto si svolge la manifestazione, nell’ambito del Premio CATS – Contemporary Art Talent Show.
Con gli oltre 20mila visitatori dell’edizione 2011, 23mila metri quadri di superficie espositiva e 150 tra le più importanti gallerie italiane e internazionali, ArtePadova, sotto la guida del direttore artistico Nicola Rossi, si conferma come una delle più importanti vetrine nel panorama italiano per galleristi, artisti, collezionisti, critici e curatori e un appuntamento imperdibile per tutti coloro che amano l’arte. La sezione CATS – Contemporary Art Talent Show della mostra mercato è dedicata all’arte accessibile: tre padiglioni a disposizione di quegli artisti emergenti che ambiscono a entrare e affermarsi nel mercato dell’arte.
Ad animare i giorni di fiera e arricchire la proposta culturale della manifestazione, un fitto calendario di dibattiti, incontri e art-talks, con artisti, galleristi, curatori, collezionisti, critici e giornalisti che andranno ad affrontare e approfondire alcuni temi di particolare attualità legati all’arte e al collezionismo contemporanei. Tra questi appuntamenti, venerdì 9 novembre alle 15, presso la sala conferenze situata nel Padiglione 3, avrà luogo il convegno a cura di Valeria Bartolini dal titolo “L’arte è reazione. Dalla forma universale all’espressione artistica”.
Novarese di nascita e romana d’adozione, Valeria Bartolini risiede e lavora al centro di Roma. Realizza tele ad olio e sculture e ha già esposto in spazi artistici personali e collettivi a livello nazionale (Lazio, Sicilia, Puglia, Veneto, Lombardia), ricevendo premi e consensi sia in Italia che all’estero. Il suo stile si contraddistingue per l’evidenza e la profondità dei toni, come anche per la particolare espressività dei volti. Le forme dei suoi soggetti vengono quasi estrapolate dal contesto, evidenziate, per poi essere liquefatte e disciolte, come sublimate.