CALATO IL SIPARIO SUL NAPOLI FILM FESTIVAL

Dieci giorni di grande cinema, aperti dalla scoperta dei nuovi talenti campani della macchina da presa e chiusi con una standing ovation per Enzo Avitabile Music Life. E’ calato ieri il sipario a Castel Sant’Elmo sulla XIV edizione del Napoli Film Festival che ha ottenuto un grande successo di pubblico, confermandosi ormai appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati della settima arte. Nei primi giorni della manifestazione il pubblico ha risposto bene all’invasione degli spazi cittadini con i concorsi Schermo Napoli e le retrospettive su Truffaut e Vecchiali al Pan, all’Istituto Grenoble e all’Accademia di Belle Arti. E sono state accolte con successo anche le serate a Castel Sant’Elmo, in particolare gli incontri con Renzo Arbore e Maurizio Casagrande e la prima napoletana di Enzo Avitabile Music Life, il film diretto da Jonathan Demme, e prodotto dal direttore del Festival Davide Azzolini con la sua Dazzle Communication , già presentato nella selezione ufficiale a Venezia. Una standing ovation ha poi salutato l’arrivo sul palco di Enzo Avitabile che ha ricevuto l’abbraccio della città e del sindaco Luigi De Magistris che gli ha consegnato una targa in segno di riconoscenza da parte del Comune. Ma con grande interesse sono stati seguiti dal pubblico anche gli incontri con uno dei grandi maestri del cinema francese contemporaneo, Paul Vecchiali.

Il Napoli Film Festival 2012 ha messo in luce anche altre opere di grande interesse a cominciare dal documentario Resistenza Artigiana e dal corto Nostos, vincitori delle rispettive sezioni di Schermo Napoli, coordinate da Giuseppe Colella. Successo in sala anche per Gli Squallor, il documentario sull’irriverente gruppo musicale che ha ricevuto anche il premio come miglior doc autoprodotto. Il concorso Europa-Mediterraneo ha ancora una volta acceso i riflettori su opere di qualità che restano però fuori dai circuiti della distribuzione ed ha premiato quest’anno la tensione del film francese Sotto gli occhi di tutti. Molto apprezzate dal pubblico napoletano le retrospettive, in particolare quella dedicata al cinema di Francois Truffaut, ma anche la sezione “A 50 anni da…”, che ha permesso agli appassionati di rivedere sul grande schermo opere come Mamma Roma e Le Quattro Giornate di Napoli. E di grande spessore culturale sono state le lezioni di cinema coordinate dal professor Augusto Sainati con personaggi del calibro di Renato Carpentieri, Peppe Servillo e Pietra Montecorvino, Ivan Cotroneo, Paul Vecchiali ed Enzo Gragnaniello. Interessanti anche i documentari sul cinema e i suoi maestri di Tiziano Sossi.

«L’apertura del Festival alla città – spiega il direttore generale del festival Davide Azzolini – è stata molto apprezzata dal pubblico ed arriva al termine di un percorso di partnership del Festival con prestigiose realtà culturali napoletane. Questo è solo l’inizio di una collaborazione che speriamo si rafforzi ancora negli anni a venire. Nonostante il momento difficile, e anche grazie al sostegno del Mibac, il Napoli Film Festival ha potuto offrire a Napoli dieci giorni di ottimo cinema».

Soddisfatto anche il direttore artistico della manifestazione Mario Violini: «La scelta di guardare al cinema di Truffaut è stata premiata dal pubblico – commenta – che ha avuto anche la possibilità di riscoprire il cinema di Paul Vecchiali e apprezzare in anteprima mondiale il suo ultimo film Retour a Mayerling. Le rassegne ci permettono di presentare un’offerta diversificata che accontenta tutti, facendo scoprire i giovani registi ma anche ricordando proprio ai giovani i maestri del passato».

L’appuntamento con la XV edizione del Napoli Film Festival è per l’autunno del 2013.

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