E’ stato approvato oggi il ddl sulla sanità, che adesso passerà al Senato. Il decreto ha ottenuto 269 sì e 65 no, le astensioni sono state 29. A favore del provvedimento hanno votato Pdl, Pd e Terzo Polo, contro Lega e Italia dei valori, mentre Radicali e Pd si sono astenuti. Ed ecco che arrivano le prime reazioni.
«Con l’approvazione del decreto sulla sanità restano seri dubbi sul ricorso alla decretazione d’urgenza, e sull’ennesimo voto di fiducia, per un insieme di norme deludenti». E’ quanto affermano il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, e il responsabile politiche della Salute del sindacato, Stefano Cecconi, in merito al via libera della Camera al dl Balduzzi che ora passa al Senato. Nel merito, osservano, «sono intervenute modifiche rispetto al testo originale che, seppur ancora insufficienti e in alcuni punti sbagliate, possono comunque favorire l’apertura di “strutture h24”. Ma restano altri gravi limiti, ad esempio sulla libera professione intramoenia che potrà essere svolta in studi privati, favorendo quelle Asl che non si sono mai messe in regola. O nelle nomine di direttori e primari, dove resta l’invadenza della cattiva politica».
Secondo Lamonica e Cecconi «ribadiamo che serviva ben altro nei confronti di un Servizio sanitario nazionale a rischio. Anche per questo sosteniamo la manifestazione del 27 ottobre prossimo a Roma “Diritto alla cura, diritto a curare” per un servizio sanitario pubblico e nazionale».