Venerdì, 12 ottobre 2012, a Roma, in Campidoglio (sala Carroccio) alle 15 si terrà un convegno di meteorologia dal titolo “Meteo e Clima nelle Regioni Italiane, tra verità e leggende metropolitane“. Nel giorno del 520esimo anniversario della scoperta dell’America, il giornale online di scienza e meteorologia http://www.meteoweb.eu/ ha organizzato quest’iniziativa che vuole raccontare la storia della meteorologia proprio dal viaggio di Cristoforo Colombo e dalla sua scoperta del “Nuovo Mondo” fino ai media di oggi, con le verità su fenomeni estremi e cambiamenti climatici e una chiara distinzione tra i dati scientifici e, invece, i catastrofici allarmismi.
Al convegno presenteranno le loro relazioni molte grandi personalità del panorama scientifico italiano come Alfio Giuffrida e Massimo Morico dell’Aeronautica Militare, Bruno Zolesi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Marina Baldi e Massimiliano Pasqui del Cnr, il Direttore della Divisione “Servizi Climatici” del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Silvio Gualdi, il geografo del CRA-CMA Luigi Iafrate, la ricercatrice del CRA-CMA Maria Carmen Beltrano, la climatologa Franca Mangianti e l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.
Il dirigente di ricerca dell’INGV, Bruno Zolesi così commenta l’iniziativa: «Gli studi di Fisica dell’alta Atmosfera e della radio propagazione ionosferica sono stati una parte importante dei temi di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica sin dalla sua fondazione e continuano tuttora nel nuovo Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I recenti sviluppi tecnologici dei sistemi di comunicazione e posizionamento satellitare hanno reso cruciale tali studi che, estesi a tutto lo spazio circum terrestre, fanno parte di una nuova scienza: la Meteorologia Spaziale». Il presidente dell’INGV, Stefano Gresta, afferma invece: «Non solo osservazioni in tempo reale ma anche lunghe serie di dati attraverso tutto il secolo scorso sono il prodotto di un notevole sforzo economico e di risorse umane da parte dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, esse rappresentano un chiaro contributo alla base di un futuro servizio di Space Weather nazionale. Compito statutario dell’INGV è l’osservazione continua e sistematica dei parametri geofisici e tra questi, oltre al monitoraggio sismico e vulcanico, l’osservazione della ionosfera e del campo magnetico terrestre rientra pienamente nella tematica della Meteorologia Spaziale».
L’incontro sarà moderato da Peppe Caridi, giornalista e direttore di MeteoWeb.