Dal 3 al 6 ottobre 2012 si svolge a Milano ‘Philastiniat, arte e cultura dalla Palestina’, una manifestazione organizzata da Arci Milano, Comunità palestinese della Lombardia, TeatroVerdi, insieme a Al Jarida, Salaam ragazzi dell’Ulivo, Vento di Terra, con il Patrocinio della cultura palestinese e della Missione diplomatica palestinese in Italia, con il contributo del Comune di Milano. Si tratta del primo festival in Italia dedicato alle arti e alla cultura della Palestina e dalla Palestina, un’occasione per capire un popolo e la sua ricca storia attraverso l’arte, la parola, la scrittura, la musica, il cinema, il teatro. Un’occasione per rendere visibile la ricchezza della cultura palestinese e provare a scardinare i luoghi comuni filtrati da canoni politici e mediatici spesso distorti. Una finestra su questa cultura che esalta l’identità di un popolo capace di elaborare strumenti di salvaguardia della memoria e di ricerca del futuro, ovunque si trovi nel mondo.
«Philastiniat – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Stefano Boeri – propone un programma ricco e vario che indaga la cultura palestinese, una voce polifonica importante e significativa del nostro tempo. Una cultura con un radicamento particolare nel territorio che ritroviamo in tutte le sue espressione artistiche: dal cinema alla poesia, dal teatro alle arti visive, dalla prosa alla musica. Basta citare un nome, quello di Edward Said, grande pensatore contemporaneo, per capire il valore della cultura palestinese ai giorni nostri. La terra palestinese è un luogo funestato da recinti, muri, confini: di fronte alla forza della cultura tutti queste limitazioni della libertà delle persone risultano ancora più anacronistici e incomprensibili».
Letteratura, poesia, arti visive, cinema, teatro, musica e danza e un tributo ad Edward Said: sono tante le sezioni in cui si articola il festival che contempla incontri con gli scrittori, reading di poesie, un seminario su “Letteratura e identità nazionale”, una rassegna di cinema arricchita di incontri con registi e studiosi di cinema palestinese, workshop e spettacolo teatrale, performance di danza con l’esibizione del gruppo folkloristico El Funoun e musica con la cantautrice Rim Banna e ilsuo ensemble, una sezione dedicata alle arti visive con un’esposizione fotografica, una mostra di fumetti, una rassegna di video art e la promozione di giovani artisti. Il festival avrà uno sviluppo diffuso nella città toccando i luoghi più diversi oltre che più idonei alle singole iniziative: dalla librerie Feltrinelli alla Fabbrica del Vapore, dall’Anteo al Teatro Verdi, dal Teatro dell’Arte all’Università Statale, dalla Casa della Poesia a Palazzo Marino.
Partecipano alla manifestazione numerosi illustri rappresentanti della cultura palestinese, alcuni esempi: la scrittrice Suad Amiry, i registi Michel Khleifi e Rachid Mashrawi, la fotografa Rula Halawani, il prof. di Letterature comparate della Columbia University Hamid Dabashi, uno dei più insigni studiosi del cinema palestinese ed erede di Edward Said, la cantautrice e attivista Rim Banna, lo scrittore e giornalista Salman Natur, il poeta Zuhair Abu Shayeb. Presenza puntellata da altrettanti giovani, giovanissimi e promettenti artisti tra cui il giornalista-scrittore Akram Musallam, i poeti Nasr Jamil Sha’ath e Asmaa Azaizeh. La sezione arti visive offrirà invece una panoramica del lavoro di Naji Al Ali il più grande fumettista palestinese scomparso a Londra nel 1987. Tutto il programma in allegato e sul sito www.philastiniat.it.