Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure è il suggestivo titolo della mostra che verrà inaugurata sabato 6 ottobre 2012 Vicenza, presso la Basilica Palladiana. Il più importante architetto di ogni tempo, Andrea Palladio, il cui stile ha influenzato in modo indelebile la costruzione artistica ovunque nel mondo, darà idealmente a tutti i visitatori della grande mostra il suo benvenuto. Accogliendoli all’interno della Basilica nello spirito rinascimentale della bellezza non ostentata, ma tutta connaturata al senso stesso della vita nella sua dimensione d’armonia.
E un’incredibile profusione di bellezza sarà quella che si incontrerà all’interno dell’enorme salone. Con l’esposizione di un centinaio di quadri straordinari, provenienti dai musei dei vari Continenti. Che dal Quattrocento fino alla conclusione del Novecento racconteranno la più grande storia che la pittura ricordi, quella dedicata al ritratto e alla figura. E non a caso il titolo scelto è Raffaello verso Picasso, cioè il lungo percorso che dal senso di una perfezione delle forme giunge fino alla rottura di quella stessa forma, con la ricerca cubista novecentesca. Il volto e il corpo rappresentati, dall’armonia rinascimentale fino all’inquietudine del XX secolo. E quel verso del titolo indica allo stesso tempo l’andare da un punto a un altro punto della storia dell’arte – il moto verso luogo – e il senso di una lotta tra l’elemento apollineo e quello dionisiaco.
Sviluppata in quattro ampie sezioni tematiche, e quindi senza seguire semplicemente la pura cronologia, racconterà quella vicenda attraverso immagini celebri. Che dai ritratti e dalle figure per esempio di Raffaello, di Botticelli, di Mantegna, di Bellini, di Giorgione, di Tiziano, di Dürer, di Cranach, di Pontormo e poi di Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo arriverà fino agli impressionisti da Manet a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fino a Giacometti e Bacon. Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che comporranno a Vicenza questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all’immagine universale dell’uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti, soprattutto tra Ottocento e Novecento.