«L’8 ottobre ritorna con il suo carico di memoria e di dolore per una strage inaccettabile che poteva e doveva essere evitata. L’impegno dei familiari e del Comitato 8 Ottobre ha saputo trasformare questa data in un giorno di riscatto civile e di impegno concreto. E’ un impegno che il Comune di Milano ha assunto come proprio e che continua, non solo per fare di Milano un modello di sicurezza grazie ai livelli raggiunti, ma per fare della nostra città anche un laboratorio di innovazione tecnologica per il volo sicuro. La memoria delle 118 vittime di Linate è viva in tutta Milano che la onora secondo lo spirito che le appartiene: quello del lavoro, della operosità e dell’innovazione. Ancora oggi ci sono di aiuto le parole che pronunciò allora il cardinale Martini: “Non c’è ragione logica di una morte e di una tale morte; se non la nostra fragilità esistenziale e i nostri errori”. Milano ha saputo imparare da quegli errori e da quelle fragilità camminando nella via dell’impegno, rinnovato questo pomeriggio con tutta la nostra consapevolezza e la nostra partecipazione civile».
Lo ha detto il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, intervenuto in apertura del concerto del Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Teatro alla Scala, in occasione dell’undicesimo anniversario della tragedia di Linate dell’8 ottobre 2001.
Alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi del Coro di Voci Bianche il Sindaco ha poi rivolto un saluto affettuoso perché “sono un po’ il nostro futuro, il futuro di Milano”.
«Parlare di un’emozione – ha detto il Presidente del Comitato 8 ottobre Paolo Pettinaroli – vuol dire aumentarne l’intensità mentre il tempo che trascorre è indifferente: se inciampi in una gioia il tempo danza con te, al contrario, ti ferisce lasciandoti ricordare. Memori dell’insegnamento del Cardinale Carlo Maria Martini, abbiamo tratto dalla nostra angoscia “la forza per provocare opere”. Nutriamo la speranza che qualche capovolgimento storico crei positività e concordanza tra l’agire etico e la politica e attui il cambiamento tanto anelato. Sale la mia emozione e il Teatro Alla Scala ci ha accolto per un ricordo di bene e di nostalgia di tutti le 118 vittime e del sopravvissuto Pasquale Padovano e noi tutti insieme stiamo con loro».