CONFRONTO PRIMARIE, TUTTI D’AMORE E D’ACCORDO

Fair play e poche battute efficaci tra i candidati alle primarie del Partito Democratico che questa sera si sono confrontati negli studi di SkyTg24. Bruno Tabacci, Matteo Renzi, Pierluigi Bersani, Laura Puppato e Nichi Vendola hanno risposto alle domande del moderatore Gianluca Semprini, discutendo soprattutto di Fisco, Imu,  dei costi della politica, dell’occupazione, principalmente giovanile, della riforma Fornero e della parità di diritti civili. Infine i candidati hanno risposto ai quesiti di alcuni giovani presenti e hanno lanciato il loro appello agli elettori. Tutti, a loro dire, con un unico obiettivo: «rendere l’Italia un Paese migliore e funzionale». Si è accennato anche al taglio delle province, su cui i cinque candidati hanno dichiarato di essere contrari, perché, hanno affermato, «si tratta di un mezzo provvedimento che non abbatte i costi ma crea solo ulteriori problemi».

Si è anche parlato di una possibile coalizione con Pier Ferdinando Casini, su cui però non si hanno ancora le idee ben chiare. E non è mancata la domanda su Fiat e Marchionne, il quale a dire dei candidati «deve comunque render conto al Paese che ha sempre sostenuto l’azienda». Insomma, non ci sono state grandi contrapposizioni. L’unico attrito si è creato tra Renzi e Tabacci, a causa di una dichiarazione del sindaco di Firenze sulla possibilità di fare un Governo con dieci ministri, cinque uomini e cinque donne. Tabacci ha replicato sull’impossibilità di una simile scelta, in quanto, a suo avviso, «servono diciotto ministri e trentacinque sottosegretari».

Più agguerriti dei loro avversari sono apparsi Matteo Renzi, che secondo gli esperti sembra aver vinto il confronto, e Nichi Vendola. Molto ingessato invece Gianluigi Bersani. Questo evento è stato una novità assoluta per l’Italia, anche per la presenza del fact checking, un servizio ideato per verificare l’esattezza delle cifre e la veridicità di alcune affermazioni dei candidati.

Carla Cesinali

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