“Fango”, il documentario del regista Emanuele Piccardo sull’alluvione che, lo scorso anno, ha devastato molti centri delle Cinque Terre, sarà proiettato oggi alle 18.00 a Roma, al Cinema Farnese. L’evento è stato organizzato dal Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in collaborazione con Legambiente. Il documentario, prodotto dal Consiglio Nazionale degli Architetti, dall’Ordine degli Architetti di Genova e da plug_in, vincitore dell’Award of Excellence 2012 conferito dal Los Angeles Movie Awards, racconta l’inondazione che ha pesantemente danneggiato Vernazza e Monterosso, attraverso dialoghi, gesti e attività quotidiane, come la cura della vigna e del paesaggio, da parte di una famiglia di Riomaggiore.
Il film vuole essere un monito per le istituzioni, nazionali e locali – alla luce delle alluvioni che anche in queste settimane hanno colpito la Toscana e le regioni centrali – ad abbandonare per sempre la logica dell’emergenza affinché cura e manutenzione del territorio diventino la più importante opera pubblica del nostro Paese, in modo che l’Italia non debba mai più trovarsi a contare le vittime di tragedie sin troppo ampiamente annunciate e a fare l’ennesima ricognizione di danni a case, edifici e al territorio.
«La prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico è la prima grande opera pubblica necessaria al Paese – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente -. Rinunciando ad alcune grandi opere dai costi elevatissimi e dagli impatti ambientali enormi e scegliendo, invece, di intervenire nella riqualificazione delle strade esistenti e nel potenziamento delle ferrovie, si potrebbero recuperare subito circa 10 miliardi di euro da destinare alla tutela e alla messa in sicurezza del territorio. Basta scegliere».
«Proprio per denunciare la miopia della politica del Governo, fino ad oggi capace solo di intervenire nelle emergenze e quando i disastri sono ormai avvenuti – sottolinea Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani – abbiamo invitato alla proiezione di Fango tutti i componenti dell’Esecutivo e i parlamentari che non vogliano più solo esprimere solidarietà quando le tragedie si sono ormai compiute, ma prendersi la responsabilità di realizzare un programma serio di rigenerazione del territorio: ci auguriamo di sentir prendere – nel corso della tavola rotonda prevista, alle ore 19, al termine della proiezione – qualche impegno cui poi seguano fatti concreti».