“Giulio Einaudi. L’arte di pubblicare” è il titolo della mostra che è stata inaugurata oggi, 28 novembre 2012, a Palazzo Reale di Milano in occasione del centenario della nascita di Einaudi. «Questa piccola e preziosa mostra racconta del rapporto tra Giulio Einaudi e il mondo dell’arte italiana e della relazione fortissima tra la casa editrice e Milano – dichiara l’assessore alla Cultura Stefano Boeri – A due settimane dalla fine di BookCity la mostra su Einaudi è un’iniezione di memoria e fiducia nel ruolo del libro e dell’editoria nella cultura e nell’economia italiana».
Promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design, Palazzo Reale , in collaborazione con la Fondazione Giulio Einaudi e Skira editore, la mostra è una riflessione filologica sul lavoro del grande editore italiano, che chiude le manifestazioni dedicate al centenario della sua nascita. In programma nelle sale al piano terra di Palazzo Reale, fino al 13 gennaio 2013 con ingresso gratuito, la mostra indaga ed evidenzia quegli intrecci tra arte, tipografia ed editoria, che caratterizzarono l’esperienza di una delle più importanti case editrici di cultura italiana, la Giulio Einaudi editore.
La vita e il lavoro di Giulio Einaudi rappresentano il grande viaggio che la cultura italiana ha percorso dagli anni trenta del Novecento alla fine del secolo scorso: dal periodo buio del regime fascista alla Liberazione, dai difficili anni del dopoguerra agli entusiasmi del miracolo economico, dal Sessantotto agli anni di piombo, fino agli anni Ottanta. Ma Einaudi è solo in parte letteratura, poesia, teatro. Fin dall’inizio della sua avventura, infatti, Giulio Einaudi volle dare grande importanza all’estetica del libro e si avvalse già nei suoi primi passi di consulenti di grande spessore professionale.
Per sottolineare questo legame ricorrente e inestricabile tra Giulio Einaudi e le arti visive, in questa mostra vengono esposte alcune tra le più significative collane storiche della Casa. La prima è la collana “i Coralli”, fondata da Elio Vittorini nel ’47, nella quale l’arte è “al lavoro”, soglia e involucro per la grande letteratura. La seconda è la leggendaria collana curata da Lamberto Vitali e intitolata “Opere di maestri contemporanei”, che ospita in cinque diverse sale opere grafiche di Amedeo Modigliani, Giorgio Morandi, Alberto Giacometti, Felice Casorati e Giacomo Manzù: qui l’arte è “il lavoro” cui la tipografia viene assoggettata, fino a raggiungere – quasi – una coincidenza.
In occasione della mostra e del centenario della nascita di Einaudi, è stata realizzata appositamente, ed è esposta nell’ultima sala, l’opera di Giulio Paolini dal titolo O.D.E. (Occhiali di Einaudi).