I suoi romanzi sono da anni nelle classifiche dei libri più venduti e bastano a presentare il loro autore, Glenn Cooper, che con il suo ultimo I custodi della biblioteca chiude la trilogia iniziata qualche anno fa con La biblioteca dei morti. Una saga che va dal Medioevo al 2027 e racconta le vicende della misteriosa biblioteca dell’Isola di Wight, che continuano ad appassionare milioni di lettori in tutto il mondo.
Questa mattina il tour italiano di Glenn Cooper ha fatto tappa in Irpinia, prima a Solofra, dove lo scrittore statunitense ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune, e poi al caffè Letterario di Avellino. Qui si è intrattenuto con i suoi fans per un aperitivo a base di buoni libri e numerosi autografi. Glenn Cooper ha parlato ai ragazzi delle scuole e ha conversato con i presenti, firmando copie dei suoi romanzi e scattando foto con i fans.
Da archeologo a scrittore, ha spiegato l’autore americano, il passo è stato brevissimo: «La scrittura è qualcosa che sentivo dentro e che a un certo punto ha spinto per emergere, non potevo fermarla. Nel corso della mia carriera ho capito che è molto importante amare ciò che si fa e avere qualcuno che ti sostenga».
Quando scrisse il suo primo libro, La biblioteca dei morti, non si sarebbe mai aspettato che ne venisse fuori una trilogia. «Pensavo che avrei scritto un romanzo e mi sarei fermato lì – confessa – Non mi aspettavo neppure che fosse pubblicato ma, quando è successo, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il libro ha venduto bene così mi è stato chiesto di scriverne il seguito e, mentre lo facevo, ero convito che sarebbe stato l’ultimo capitolo, invece è maturata in me la consapevolezza che la storia non era ancora terminata e mi sono riservato di scriverne la fine nei Custodi della Biblioteca. E questa è veramente la fine».
I libri di Glenn Cooper riscuotono sempre un gran successo, diventando in poco tempo dei bestsellers. L’autore ci svela il loro segreto: «Rispettare l’intelligenza del lettore – spiega Cooper – Non scrivo storie semplici con finali scontati ma con i miei thriller cerco sempre di inviare messaggi sulla vita, la morte, la filosofia. I lettori lo apprezzano, soprattutto quelli europei».
Il lavoro di scrittura è lungo ma estremamente gratificante: «Tra le ricerche e la stesura, impiego circa un anno per terminare un romanzo. Se riesco a scrivere cinque o sei pagine buone al giorno mi ritengo soddisfatto».
Nell’ultimo anno gli e-book hanno soppiantato i libri cartacei, aprendo un infinità di possibilità per lettori e scrittori. Le stesso Glenn Cooper ha pubblicato un racconto solo in versione elettronica, ma spiega: «Gli e-book sono un’opportunità ma anche una minaccia. Stanno avendo un grandissimo successo perché rendono la lettura più agevole e soprattutto economica, il che è un bene. Tuttavia, per l’editoria tradizionale rappresentano una minaccia e, senza i libri cartacei, il mondo sarà un posto più triste».
Eppure, la scelta di Cooper non è così scontata: «Adoro tenere un libro in mano, sentirne la consistenza, odorarne le pagine, ma non c’è dubbio che quando sei in treno o in aereo gli e-book reader siano molto più comodi».
Piera Vincenti