Irene Grandi & Stefano Bollani”, si intitola semplicemente così l’ultimo album di questo incredibile duo uscito grazie alla nuova etichetta di Carosello, Silenzio. Un sodalizio artistico che ci riporta indietro nel tempo: Bollani e Grandi avevano infatti iniziato il loro percorso musicale suonando insieme in uno stesso gruppo. Un cd a cui i due artisti pensavano ormai da 10 anni e che sono miracolosamente riusciti a realizzare in 10 giorni. Al primo ascolto, ma anche al secondo e terzo … ogni singola traccia riesce a portare qualunque ascoltatore (amante del jazz o del pop, questo non importa) a una cantina dalle luci soffuse, un localino spartano dove a fare da sfondo c’è semplicemente Stefano che seduto al suo pianoforte, accarezzando gli 88 tasti d’avorio, sostiene e accarezza la voce di Irene, protagonista della scena insieme alla sua calda voce.
Un cd che sembra essere un live perfetto. Un percorso di tracce che accontenta un pubblico vasto, ma soprattutto esigente. Questo progetto è stato uno dei più attesi del 2012, ora è diventato una vera e propria conferma. I due artisti avrebbero potuto suonare di tutto, eppure hanno dovuto fare una cernita e scegliere tra l’infinito repertorio a loro disposizione, una serie di brani che efficacemente comunicasse al pubblico tutte le loro più intime emozioni. Brano d’overture, una rielaborazione suggestiva della celebre Viva la pappa col pomodoro, a seguire la dolcissima Olhos nos olhos riproposta in una chiave così intensa da far emozionare anche i famosi “cuori di pietra”.
Dream a little dream of me insieme alla celebre For once of my life costituiscono i due tributi alla musica jazz che ha fatto la storia: una rivisitazione della musica passata, che si fa sentire più attuale che mai. A sorprendere nelle scelte artistiche per la realizzazione del lavoro troviamo i brani A me me piace ‘o Blues di Pino Daniele, l’ipnotica No Surprise dei Radiohead, la quasi dimenticata La gente come me della Vanoni e la splendida Costruire di Niccolò Fabi.
Due gli inediti: Come non mi hai visto mai, scritta dalla sorprendente Cristina Donà e L’arpa della tua anima, brano in toto di Irene Grandi e Stefano Bollani, capolavoro che racchiude forse l’essenza di tutto il disco nella sua frase finale: «Non chiedere mai la strada a qualcuno che la conosce, non ti sarebbe più possibile perderti». Infatti è proprio questo quello che sono riusciti a fare i due artisti: in poche e semplici tracce alienano l’ascoltatore, e gli ricordano che molto spesso è necessario perdersi per poi ritrovarsi sul serio.
A chiudere questo viaggio (che inspiegabilmente però continua anche dopo la fine dell’ultima traccia), Medo de Amar, brano che prima travolge e dopo lascia senza fiato. Un lavoro brillante, musica che emoziona perché nata da semplici emozioni. Dieci tracce a raccontare in modo semplicissimo l’amicizia di due fiori all’occhiello del panorama musicale italiano, che grazie al rispetto e alla stessa visione del mondo hanno realizzato un disco indimenticabile.
Maria Rosaria Piscitelli