Le festività dell’1 e 2 novembre sono molte sentite dagli italiani che, ogni anno, in questi giorni affollano i cimiteri per far visita ai cari defunti. Per molti, invece, è anche l’occasione per fare gite fuori porta approfittando del ponte.
La festa di Ognissanti, conosciuta anche come festa di Tutti i Santi, è una ricorrenza che celebra in un unico giorno la gloria e l’onore di tutti i Santi, anche quelli non canonizzati, ma è anche l’occasione per la Chiesa per invocare i santi e i martiri meno noti, a cui non viene tributato un giorno specifico nel calendario, come invece avviene per santi più conosciuti come i santi Pietro e Paolo, San Francesco e così via. Il giorno seguente, il 2 novembre, si commemorano i defunti. Oggi la festività è stata precettata ma, fino agli anni ’60, in epoca preconciliare, era consuetudine tenere una veglia e un’ottava in memoria degli estinti.
Anche la Chiesa Ortodossa d’Oriente celebra Ognissanti, ma in una data diversa, ovvero la domenica successiva alla Pentecoste e quindi in chiusura del ciclo pasquale. Ciò testimonia l’importanza che santi e martiri hanno sempre rivestito per la cristianità, che cominciò a commemorarli già dal IV secolo. Le prime tracce di celebrazione collettiva sono state rivenute ad Antiochia proprio nella domenica seguente la Pentecoste, data poi spostata al 1 novembre, su richiesta dei monaci irlandesi, in modo da far coincidere la festività cristiana con il Samhain, antica festa celtica del nuovo anno.
Il 1 novembre è anche la data scelta da Papa Gregorio III come anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie “degli apostoli e di tutti i santi e martiri defunti in tutto il mondo”. Già ai tempi di Carlo Magno, la festività di Ognissanti era celebrata diffusamente e il culto ha resistito nei secoli, fino a diventare la ricorrenza che tutti noi oggi conosciamo. Attualmente, i primi due giorni di novembre sono dedicati al ricordo dei cari defunti, a cui si va a far visita nei cimiteri portando fiori, tradizionalmente crisantemi, simbolo di vita e resurrezione.
Tuttavia, come detto in precedenza, la festività di Ognissanti è spesso anche l’occasione per una gita fuoriporta. Molti paesi organizzano sagre, fiere e degustazioni per trascorrere le feste in allegria. Molti, però, sono quelli che decidono di andare fuori, non solo in Italia ma anche all’estero.
Quest’anno, le mete preferite degli italiani sono Londra e Parigi, che si confermano le destinazioni più amate dagli italiani. In terza e quarta posizione troviamo due città nostrane, Catania e Lamezia Terme. Il quinto posto delle città più visitate in questi giorni è occupato da Amsterdam (+7 rispetto allo scorso anno), mentre il fascino di Istanbul, che si classifica settima, continua a conquistare gli italiani, confermandosi una costante nella scelta delle destinazioni per brevi periodi. Nel entry alla sesta posizione, dove troviamo Belgrado, capitale della vita notturna, metropoli che unisce il gusto orientale e le bellezze europee. Barcellona perde inaspettatamente 6 posizioni, rispetto al 2011, piazzandosi decima.
Nessuna città extra continentale si classifica tra le prime posizioni. Una scelta dettata non solo da fattori economici ma anche da fatto che il ponte è troppo breve per pensare a un viaggio a lungo raggio. Il tempo trascorso fuori casa è in media di 4.5, durata pressoché uguale allo scorso anno.
Piera Vincenti