Oggi è la Giornata Internazionale della violenza contro le donne, un tema che sta molto a cuore alla redazione di Cultura e Culture che, come avete potuto leggere, ha dedicato, dedica e dedicherà molto spazio a questo argomento.
L’ultimo rapporto Istat risale al 2006, quando scoprimmo che tre donne su dieci avevano subito violenza domestica; un fenomeno che non si è certo attenuto, considerando anche l’incremento dei fatti di cronaca nera degli ultimi anni, periodo in cui si spera le denunce siano aumentate.
Molte sono comunque le situazioni di violenza che non vengono rese pubbliche per paura o per pudore, perché spesso, secondo la donna coinvolta, le cose potrebbero soltanto peggiorare, quindi come si sente dire «meglio mantenerlo buono».
Le violenze però non sono soltanto fisiche; certo queste fanno male, molto male, tuttavia provocano ancora più dolore quei modi di fare, frutto di una mentalità maschilista e tradizionalista, che limitano la libertà della compagna, della fidanzata, della moglie, della figlia…
La donna si trova così in una prigione dorata, a fare da schiava a padri, mariti e fidanzati onnipresenti che il più delle volte sono appoggiati da altre donne; spesso sono le madri che, in un tacito accordo, legittimano quella violenza con il silenzio, con l’omertà! Uomini cresciuti da donne, troppo severe con se stesse per rispettarsi e per farsi rispettare. Uomini che sono vissuti in un clima di terrore e che hanno fatto di quell’atteggiamento uno stile di vita. Una soluzione però c’è! E a questo punto mi rivolgo alle donne: ribellatevi non con la forza fisica, sarebbe una battaglia persa in partenza, ma attraverso il potere che è in voi, che vive nella vostra mente e che è un dono innato.
Immaginate una vita migliore, autentica… all’insegna della pace e dell’amore. La meritate! La vostra esistenza non è subordinata a quella del vostro compagno o merito, esistete anche senza di loro! Siete essere meravigliosi che hanno la facoltà di decidere. Decidete! Studiate, imparate, perfezionatevi… Questo il nostro augurio, questo l’augurio della redazione di culturaeculture.it.
Maria Ianniciello