Per i primi 42 anni di attività artistica, Rita Tondo propone un ampio percorso espositivo di taglio antologico nelle più prestigiose sedi espositive pubbliche di Lecce, per consentire al pubblico e agli addetti ai lavori di analizzare nel suo insieme il ricco e complesso itinerario creativo. La mostra verrà inaugurata il 1 dicembre 2012 e rimarrà aperta al pubblico fino al 22 dicembre. La mission è quella di concepire un vero e proprio viaggio alla scoperta dei diversi ambiti di ricerca artistica di Rita Tondo, sempre legati a una doppia visione: l’attenzione verso le tradizioni e il paesaggio del territorio e la vocazione globale di altri temi scottanti trattati, come ad esempio il Sacro e la figura della donna nella contemporaneità. Ma la mostra consente anche di scoprire come l’artista abbia agito confrontandosi con diversi media: dalla pittura alla stampa digitale, all’installazione.
Negli spazi espositivi dell’Accademia di Belle Arti sarà proposto il ciclo pittorico dedicato al Paesaggio. Il percorso proseguirà nel vicino ex Convento dei Teatini, dove saranno esposte le opere legate alle problematiche della Globalizzazione. Si proseguirà alla Fondazione Palmieri, dove la navata della chiesa cinquecentesca accoglierà la serie dedicata alla Donna, e al Castello Carlo V, nelle cui sale espositive sarà possibile osservare l’ampio ciclo dedicato alla sfera del Sacro, che tanto ha impegnato Rita Tondo nel corso degli anni Novanta e nei primi anni Duemila. L’articolato percorso espositivo si concluderà al Museo provinciale “Sigismondo Castromediano”, dove saranno proposti i Multipli ceramici, ovvero l’attuale momento della ricerca artistica di Rita Tondo.
Durante i giorni d’apertura sarà presentato un volume monografico dedicato a Rita Tondo, la cui pubblicazione è stata promossa dall’Accademia di Belle Arti di Lecce in concomitanza con il pensionamento della professoressa Tondo, dopo quarantadue anni di servizio. La monografia (testi italiano/inglese), introdotta dai contributi istituzionali di Claudio Delli Santi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e di Bianca Codacci Pisanelli, Presidente della medesima istituzione, si apre con un saggio storico-critico di Lucio Galante, il quale ha analizzato l’intero percorso creativo di Rita Tondo, sin dagli esordi, evidenziando altresì le tangenze con la fortuna critica. Seguono i contributi di Antonio Basile, Fabrizio Capanni, Lorenzo Madaro, Antonella Marino, Dejan Sotirovi’c e Arturo Tuzzi.