Al Teatro alla Scala di Milano torna l’appuntamento con la “Prima delle Prime”, dedicato al pubblico under 30, che mercoledì 21 novembre 2012 alle ore 18 proporrà il Lohengrin, l’ultima delle opere giovanili di Wagner. La prima ad essere rappresentata in Italia, nel 1870 a Bologna (più di venti anni dopo la sua composizione), accolta da un inedito entusiasmo, che non riscuoterà però tre anni dopo alla Scala. È la storia del cavaliere del cigno, il principe del cristianesimo che viene in soccorso della mite Elsa di Brabante, per salvarla dall’infamante accusa di fratricidio. La scomparsa di Gottfried, fratello di Elsa, è in realtà una fattura della strega Ortruda, appartenente al mondo delle oscure divinità della Germania arcaica. Lohengrin chiede Elsa in sposa, ma nell’anonimato: come custode del Santo Graal, non può far sapere chi è e da dove viene. Ma la fanciulla è troppo debole e, rosa dal dubbio, pretende di conoscere la sua identità. Lui l’accontenta, ma deve ripartire per sempre, questa volta con la barca trascinata da una colomba in volo.
Per la prima opera in cui Wagner ha intessuto una fitta rete di simbolici motivi musicali vi sarà la bacchetta di Barenboim. L’allestimento è curato dal regista Claus Guth, che tanto si è fatto ammirare la scorsa Stagione nella Donna senz’ombra di Strauss.
Anche il balletto che apre la stagione del Teatro alla Scala ha la sua Anteprima Giovani. Roméo et Juliette andrà in scena domenica 16 dicembre alle ore 20: serata in cui i ragazzi sotto i 30 anni avranno la possibilità di assistere, a 10 euro, allo spettacolo che debutterà il 19 dicembre. Il primo titolo del 2012 – 2013 porta la firma di una delle figure più importanti del teatro-danza contemporaneo: Sasha Waltz. Il suo Roméo et Juliette, creato nel 2007 per l’Opéra di Parigi e mai eseguito in Italia, coinvolge eccezionalmente tutte le masse artistiche: Ballo, Orchestra e Coro, oltre a tre solisti vocali.
La “Sinfonia Drammatica” di Hector Berlioz, rivisitata coreograficamente in uno spettacolo concordemente giudicato geniale, è l’occasione ideale per confermare la tradizione avviata nel 2009: anche nel balletto, dare alla musica quel che le è dovuto. Nel 2009 sul podio della Serata Béjart, a dirigere Stravinskij e Mahler era salito Daniel Harding; nel 2010, per il Čaikovskij del Lago dei cigni, Daniel Barenboim. Quest’anno per Berlioz la bacchetta di rango sarà quella di James Conlon. Nelle recite di apertura danzeranno Aurélie Dupont e Hervé Moreau, étoiles dell’Opéra di Parigi per cui Sasha Waltz ha creato i ruoli di Giulietta e di Romeo.