Tra i tanti blog che affollano la rete, uno dei più interessanti e seguiti è sicuramente Wittgenstein, il blog del giornalista Luca Sofri. Nato nel 2001, è stato uno dei primi blog gestiti da giornalisti ad apparire in rete e, in un certo senso, ha fatto da pioniere a un nuovo modo di fare informazione, più immediato e diretto. Luca Sofri aggiorna il suo blog quotidianamente, anche più volte al giorno, selezionando e proponendo al lettore notizie provenienti da tutto il mondo, citando brani di interviste o libri, segnalando canzoni e film. Ma, soprattutto, Wittgenstein è un grande contenitore di attualità, dov’è possibile tenersi sempre aggiornati su ciò che accade in Italia e all’estero.
Per Luca Sofri il blog è prima di tutto un modo per comunicare con gli altri, una specie di blocco per gli appunti in cui segnare tutto ciò che trova interessante o che genera una riflessione. Lo stile che il giornalista-blogger adotta su internet è molto diverso da quello che siamo abituati a leggere sui giornali, sicuramente più immediato, ma anche più spontaneo e superficiale, che stimola la riflessione del lettore più che dare risposte.
Il nome Wittgenstein non ha nulla a che vedere con il linguista tedesco e con la logica del linguaggio, ma deriva semplicemente da una scelta estetica di Sofri, che per il suo blog ha optato per un nome solenne, filosofico, che potesse richiamare concetti più elevati, a fronte delle leggerezza dei contenuti che spesso veicola. Anche in questo caso, il giornalista è stato pioniere perché dopo il suo Wittgenstein sono nati blog con nomi di filosofi come Spinoza e Nietzsche.
Carla Cesinali