È morta all’età di 103 anni Rita Levi Montalcini. Il premio Nobel per la medicina si è spenta nel pomeriggio di oggi, 30 dicembre 2012, nella sua abitazione a Roma. La notizia del decesso è stata verificata anche dalla Questura di Roma. Rita Levi Montalcini è stata una neurologa e senatrice a vita italiana e nel 1986 si era aggiudicata Premio Nobel per la medicina, assegnatole per la scoperta e l’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF avvenuta a seguito delle ricerche condotte negli anni ’50. Nel corso della sua lunga carriera era stara insignita di numerosi premi. Inoltre, era stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2001 era stata nominata senatrice a vita dal presidente Carlo Azeglio Ciampi “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”.
«Il riconoscimento internazionale che ha premiato un’intera vita dedicata alla ricerca, ha costituito alto titolo di orgoglio per l’Italia, che garantirà l’ulteriore sviluppo della Fondazione scientifica da lei creata e fino all’ultimo curata con passione. La sua ascesa a ruoli elevatissimi – ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – ne ha fatto un simbolo e punto di riferimento per la causa dell’avanzamento sociale e civile delle donne, che l’ha vista personalmente impegnata anche fuori d’Italia. La fermezza e dignità con cui di fronte alle persecuzioni razziali del fascismo scelse la difficile strada dell’esilio ha rappresentato un esempio straordinario nel movimento per la libertà e la rinascita della democrazia in Italia. La serietà e dedizione con cui infine ha assolto alla funzione di senatore a vita l’ha resa ancor più vicina, nel rispetto e nell’affetto, alle istituzioni e agli italiani. Mi associo con commozione – ha concluso il Capo dello Stato – e gratitudine al cordoglio dei famigliari e del paese».
Dal Cnr dichiarano che «la comunità scientifica perde oggi un’autorevole esponente che nella sua lunga intensa vita ha testimoniato con straordinaria lungimiranza e fermezza il valore e l’importanza della ricerca scientifica. A lei dobbiamo tanto. Ha sostenuto, formato, entusiasmato, generazioni di giovani talenti, abbattuto pregiudizi, liberato energie, spianato percorsi, fatto della ricerca un baluardo di democrazia». «Per questo e non solo, è difficile sintetizzare in una breve dichiarazione il vuoto che lascia nella comunità scientifica e in noi tutti, indipendentemente dalle competenze e dai ruoli – afferma il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Luigi Nicolais -. Rita Levi Montalcini ha rappresentato, al di là di ogni retorica, un pezzo di storia: per lo straordinario valore delle sue ricerche, che hanno consentito di acquisire nuove e fondamentali conoscenze, attestato dal premio Nobel, e per la sua testimonianza umana. Di lei ricordiamo oltre allo straordinario contributo scientifico, il costante e nobile impegno in campo sociale e l’impulso etico che ne hanno animato l’intera esistenza. Costretta a espatriare dalle leggi razziali, Levi Montalcini è tornata a svolgere la sua attività in Italia, dimostrando in tal modo il legame profondissimo che la univa al nostro paese. E’ per noi motivo di commosso orgoglio ricordare, in questa triste occasione, la sua prolungata collaborazione con il CNR: dal Centro di Ricerche di neurobiologia, al Laboratorio di Biologia cellulare, fino all’Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello-EBRI».
Cordoglio anche dal sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, che ha dichiarato: «La scomparsa di Rita Levi Montalcini è un gravissimo lutto, non solo per la città di Roma e per l’Italia ma per tutta l’umanità. Una persona che ha rappresentato la coscienza civile, la cultura e lo spirito di ricerca del nostro tempo e che ha saputo mettere insieme il rigore scientifico col massimo livello di umanità. Tutta Roma è addolorata per questa tristissima notizia». Per il sindaco di Milano, Pisapia, «l’Italia perde una donna eccezionale che rimarrà nella storia del nostro Paese. Una donna che ha vinto il Premio Nobel grazie alle sue straordinarie ricerche. Rita Levi Montalcini , che fu vittima delle leggi razziali volute dal fascismo, è stata un esempio per molte generazioni anche per il suo impegno civile come cittadina, come scienziata e come senatrice a vita».