C’è un luogo, nel cuore della Francia, che fa rivivere la magia delle fiabe, dei castelli incantati, delle principesse fragili e dei principi coraggiosi, delle sfarzose feste a ballo, dei vestiti colorati che ondeggiano al ritmo di musica, degli amori segreti e dei baci che ridanno la vita. Siamo nella Valle della Loira, conosciuta anche come il Giardino di Francia e la Culla della lingua francese, dov’è possibile visitare città e villaggi che conservano ancora il fascino antico della storia che li ha visti protagonisti, soprattutto nel Rinascimento; dove sorgono splendidi monumenti architetturali e numerosi castelli, che hanno fatto della Loira una meta irrinunciabile per quanti si recano in Francia.
Il 2 dicembre del 2000 l’UNESCO riconobbe la parte centrale del corso del fiume Loira, fra Maine e Loira e Sully-sur-Loire, come luogo patrimonio dell’umanità. Il comitato descrisse così la valle: «un eccezionale paesaggio culturale, di grande bellezza, formato da città e villaggi storici, grandi monumenti culturali – i castelli – e terre che sono state coltivate e plasmate da secoli di interazione fra le popolazioni locali ed il loro ambiente fisico, in particolare dallo stesso fiume Loira».
La storia della Valle della Loira è stata specchio, per molti secoli, della storia della Francia, ancora visibile nei piccoli villaggi e nei grandi castelli che rendono magica la zona, in cui è possibile gustare i migliori vini transalpini. Sono oltre trecento i castelli che arricchiscono la regione della Loira, costruiti a partire dal X secolo fino al ‘600. La presenza dei nobili, che per sfuggire agli intrighi dalla corte parigina decisero di rifugiarsi in campagna, portò nella zona i migliori architetti e progettisti dell’epoca che regalarono capolavori come i castelli di Chambord, Chenonceau e Amboise.
Lontano dal trambusto cittadino, in piena natura, tra il fiume reale e la regione boscosa dov’è possibile incontrare cervi e cinghiali, si erge il castello di Chambord, il più vicino a Parigi, che apre le porte della Valle della Loira. Una tappa obbligata per tutti gli amanti della storia, dell’arte e della natura perché Chambord è il più vasto e il più prestigioso dei castelli del Rinascimento francese. Attraverso questo maestoso colosso di pietra, è possibile immergersi nell’arte di vivere di Francesco I. Il nome dell’architetto non è noto ma sembra che il castello si ispiri agli schizzi di Leonardo Da Vinci, ospitato più volte a Chambord. Il castello è l’emblema del Rinascimento francese, un armonioso equilibrio tra i princìpi italiani e le tradizioni transalpine, maestoso, imponente e ricco di decorazioni che riecheggiano lo stile gotico. Il maschio domina la scena, circondato dai tetti con torrette, comignoli e lucerne. L’intera tenuta è grande quanto tutta Parigi poiché Chambord non era una residenza permanente ma una tenuta di caccia, immersa nella vegetazione lussureggiante a ridosso del fiume Loira. Francesco I non terminò mai i lavori del castello, che fu abbellito e impreziosito da altri re di Francia, come il famoso Re Sole, che amava particolarmente quel luogo.
A piedi, in bicicletta o a cavallo, è meraviglioso passeggiare nel parco che circonda la tenuta, una vera e propria foresta popolata da querceti, pinete, lande, paludi e radure. Nella riserva nazionale di caccia e di fauna selvatica creata nel 1947, cervi e cinghiali vivono in libertà ed è possibile ammirarli dalle numerose postazioni di osservazione.
Il castello di Chenonceau è situato nella regione Centre Val de Loire e permette al visitatore di immergersi in un’altra epoca. I meravigliosi giardini, il parco naturale, lo zoo e il labirinto in cui si consumavano gli amori proibiti sono di eccezionale bellezza e regalano una sensazione di pace e di allegria, con i loro ampi spazi puntellati di fiori variopinti dall’aroma intenso. Proprietà della Corona e poi residenza reale, il castello di Chenonceau è un sito eccezionale, non solo per la sua posizione, sul fiume Cher, ma anche per il suo destino: amato, gestito e protetto da donne come Diana di Poitiers e Caterina de’ Medici, che con il loro tocco femminile ed elegante resero il castello un luogo davvero suggestivo. Oggi Chenonceau è, dopo Versailles, il castello più visitato della Francia.
Più modesto, ma non per questo meno caratteristico, è il castello di Amboise, posizionato al centro di un borgo che conserva tutte le caratteristiche medievali. Situato nella regione centrale della Valle, nacque come fortezza medievale del comune di Amboise e si trasformò in residenza reale solo sotto i regni dei Re Carlo VIII e Francesco I (fine XV – inizio XVI secolo). Gli sfarzosi appartamenti reali, arredati con sete e broccati, restituiscono tutto lo splendore che il castello doveva possedere nei suoi anni migliori. Numerosi studiosi ed artisti europei soggiornano alla Corte di Amboise invitati dai sovrani. Tra questi anche Leonardo da Vinci, la cui tomba è collocata nella cappella del castello, al centro dell’enorme giardino che circonda il castello.
Servizio e foto di Piera Vincenti