IL SINDACO GARIBALDINO

Sarà presentato domani, sabato 15 dicembre presso la Scuola dell’Osso di Castel Baronia, in provincia di Avellino, il libro di Jenny Capozzi “Il Sindaco Garibaldino” edizioni Il Papavero nell’ambito de “Il Sabato Letterario” promosso dal Comune, l’Università Popolare dell’Irpinia ed il Forum dei Giovani di Castel Baronia. L’appuntamento, che avrà inizio alle 17, è arrivato alla sua nona edizione e si pone l’obiettivo, così come ha più volte sottolineato il sindaco Carmine Famiglietti, «di promuovere il territorio in ambito socioeconomico, letterario e culturale». Una strategia di sviluppo dell’intera area della Baronia che affonda le sue radici in quelle del ricco e immenso patrimonio storico e culturale dell’Irpina prima di tutto e che si apre alle diversità e le eccellenze della regione Campania e non solo. Domani il vero protagonista sarà Angelo Troisi, il liberale del comune più piccolo dell’Irpinia, Petruro Irpino, che finanziò la Spedizione dei Mille con tremilacinquecento ducati d’oro. L’unico garibaldino a ricoprire la carica da sindaco tra il Sannio e l’Irpinia negli anni a cavallo del processo di Unificazione Nazionale. Interverranno il sindaco di Castel Baronia, Carmine Famiglietti, il presidente dell’Università Popolare dell’Irpinia, Michele Ciasullo, il sindaco di Petruro Irpino, Giuseppe Lombardi, l’editore Donatella De Bartolomeis, lo storico Franco Di Cecilia e il ricercatore Fiorentino Pietro Giovino. A moderare i lavori il direttore di Vicum, Salvatore Salvatore. Parteciperà al dibattito il giornalista Rai, Gianni Porcelli. Presente l’autrice. Nel corso della manifestazione i giovani del Forum rievocheranno alcuni momenti storici tratti dai documenti contenuti nel libro. Oltre alle letture di alcune poesie del Troisi, in particolare si rievocherà la notte in cui un gruppo di Briganti, capitanati Don Ciccilo, riconquistarono Petruro e issarono la bandiera bianca dei Borbone, pretendendo dal sindaco garibaldino la stessa somma di danaro per finanziare la causa dei rivoltosi fedeli ai Borbone.

Il libro

Il Sindaco Garibaldino, testo che si avvale della prefazione di Pino Aprile, non è e non vuole essere un accurato e dettagliato libro di storia locale che traccia gli avvenimenti a ridosso del 1861 e nel complesso quanto delicato processo di Unificazione dell’Italia. E’ una raccolta asettica di documenti che tracciano la vita di un uomo di lettere e di cultura, Angelo Troisi, “innamorato” di un ideale e convinto sostenitore dei valori e delle idee introdotte dalla rivoluzione francese. Un liberare e un filosofo che pur di vedere la propria terra unita sotto un unico vessillo, finanzia la Spedizione dei Mille con tremila e cinquecento ducati d’oro. Una leggenda paesana? Non del tutto, forse per alcuni, ma il suo impegno può essere da esempio a coloro i quali hanno smarrito i valori di patria e libertà. Angelo Troisi (nato a Petruro il 30 luglio 1825 e morto il 18 marzo 1907) fu docente alla Federico II di Napoli di Filosofia Galluppiana (che sanzionava il principio cavouriano della “libera Chiesa in libero Stato”), amico di Enrico Cocchia di Francesco De Sanctis, di Domenico Giella, attivo protagonista ai moti del 1848 a Palermo, amico e finanziatore delle eroiche imprese di Garibaldi, fu l’unico liberale del Sannio e nell’Irpinia a rivestire la carica di sindaco prima e dopo l’Unità. Ma per Angelo Troisi il sogno di libertà e unità si frantumò ben presto all’indomani dell’Unificazione quando si ritirò dalla scena e dalla vita politica perché deluso dall’evoluzione storica che ebbe nel Sud il processo di unificazione. Infine, il libro anticipa una notizia storica in corso di approfondimento sulla figura di Fiorina Ferracciuolo, moglie di Federico Capone, e sull’eroe dei Due Mondi, Garibaldi.

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