La scoperta dell’alba, tratto dall’omonimo romanzo di Walter Veltroni, uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 10 gennaio 2013. Al centro del film, diretto da Susanna Nicchiarelli e prodotto da Fandango con Rai Cinema, la storia del professor Mario Tessandori che nel 1981 viene ucciso con sette colpi di rivoltella da due brigatisti, nel cortile dell’università e sotto gli occhi di tutti. Muore tra le braccia di Lucio Astengo, suo amico e collega. Poche settimane dopo, Lucio Astengo scompare nel nulla. Passano gli anni, le figlie Caterina e Barbara crescono e nel 2011 decidono di mettere in vendita la casetta al mare della famiglia, oramai abbandonata da tempo, un luogo pieno di ricordi di un’infanzia interrotta dalla scomparsa del papà, di una famiglia spezzata e mai più ricomposta. In un angolo, c’è un vecchio telefono ancora attaccato alla presa. È uno di quei telefoni con la rotella; Caterina solleva la cornetta e scopre che dà segnale di libero. Il fenomeno è inspiegabile, la linea è staccata, prova a fare dei numeri ma il telefono rimane muto… poi, quasi per gioco, le viene in mente di provare a fare il numero della loro casa di città di trent’anni prima. Questa volta, dall’altra parte sente squillare: le risponde una voce di bambina. È lei, a dodici anni, una settimana prima della scomparsa del padre. Il destino le ha dato una seconda chance: se non per salvare il padre, almeno per scoprire la verità. La protagonista a differenza del film è un personaggio femminile, Caterina (Margherita Buy), perché, afferma la regista, «accade raramente, soprattutto nel cinema di genere fantastico, come nei gialli o nei thriller, che la protagonista sia una donna ed io ho voluto che fosse così non solo perché riuscivo ad identificarmi meglio ma anche perché ho creduto nell’originalità della scelta». Caterina è come se avesse tra le mani una macchina del tempo per scoprire dettagli nascosti del suo passato. «Ho riconosciuto poi in Margherita Buy l’eroina perfetta per questa vicenda fantastica e assurda perché la ritengo in grado di utilizzare tutti i toni richiesti dalla storia (drammaticità ma anche, nelle occasioni più paradossali, la giusta dose di ironia) – spiega Susanna Nicchiarelli -. La maggior parte delle scelte di casting che ho fatto hanno seguito questa linea, e soprattutto con la ricomposizione della coppia di Margherita Buy e Sergio Rubini sapevo che avrei ottenuto intensità nelle scene drammatiche e leggerezza e comicità laddove la storia lo richiedeva: questi cambi di tono sono una delle caratteristiche più evidenti, fra le altre cose, del cinema fantastico americano degli anni Ottanta che tenevo come riferimento stilistico principale». Le vicende storiche, continua la regista, «cui il film fa riferimento, anche se inventate, riguardano il contesto storico reale e alquanto doloroso degli anni del terrorismo. Per la particolarità della vicenda, del genere e del tono, credo che questo film, come faceva il romanzo, porti avanti una riflessione su quell’epoca di tipo inedito: una riflessione più privata e forse perciò più accessibile in virtù della sua veste fantastica, giocosa e onirica che però, nella fase finale di risoluzione catartica, potrebbe fornire più di uno spunto di riflessione».
IL FILM
Un film di Susanna Nicchiarelli. Con Margherita Buy, Susanna Nicchiarelli, Sergio Rubini, Lino Guanciale, Sara Fabiano. Anita Cappucci Scudery, Gabriele Spinelli, Renato Carpentieri, Lina Sastri. Genere Drammatico, durata 92 minuti – Italia 2011 – Fandango – uscita giovedì 10 gennaio 2013.