La tragedia di William Shakespeare “Otello” rivive sul palcoscenico del Cinema Teatro di Chiasso (Canton Ticino) lunedì 12 dicembre alle 20.30 nella versione tradotta e adattata dal regista Nanni Garella. Nei panni del celebre Moro di Venezia l’attore televisivo e teatrale Massimo Dapporto, protagonista di un avvincente spettacolo che si traduce in un dibattito, profondo e appassionato, sulla natura umana.
Una messinscena che va al di là della gelosia portata alle estreme conseguenze e che affronta temi come il pregiudizio razziale, lo scontro tra Occidente e Oriente, una storia che ritorna e costruisce nella mente un immaginario di guerre vicine e devastanti. A contrapporsi sono, però, in primo luogo due visioni del mondo: quella di Otello – bellezza e armonia, nobiltà, lealtà, amore – e quella di Iago, che disegna un mondo abietto e volgare in cui, nella totale assenza di ideologia, regna il pragmatismo più spregiudicato. Un avamposto militare in un territorio di occupazione, la Repubblica Veneta contro i Turchi, Occidente contro Oriente: una storia già vista, che ritorna e costruisce nella mente un immaginario di guerre, purtroppo, vicine e devastanti. La fibra morale di un mondo, quello occidentale, messo a dura prova dalla crudezza dello scontro, con l’inevitabile ripercussione sulle vicende private dei protagonisti: di quelli nobili e virtuosi, come di quelli meschini e malvagi.
Nell’Otello di Shakespeare, alla fine, perdono tutti, i nobili e i malvagi: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate. Tutti fanno scelte sbagliate. Il mondo non ritrova il suo equilibrio, dopo l’atto estremo di Otello e il sacrificio di sua moglie: come dopo un’eclissi di sole e di luna – stralcio simbolico di una immagine barocca – l’uomo resta sotto un cielo vuoto. Insieme a Massimo Dapporto (Otello) in scena saranno Maurizio Donadoni (Iago), Massimo Nicolini (Cassio), Matteo Alì (Roderigo), Gabriele Tesauri (Montano), Angelica Leo (Desdemona) e Federica Fabiani (Emilia).
Massimo Dapporto
Figlio del noto attore Carlo Dapporto, ha seguito le orme paterne formandosi prima come attore di teatro e poi di cinema e fiction-tv. Per il cinema ha interpretato il Tenente Fili dell’Esercito Italiano nel film di “Soldati – 365 all’alba” di Marco Risi, con Claudio Amendola e Ivo Garrani, “Mignon è partita” con Stefania Sandrelli e “Celluloide”, con Giancarlo Giannini e Massimo Ghini, per la regia del maestro Carlo Lizzani.
Numerose sono le serie tv alle quali Massimo Dapporto ha partecipato: “Un prete tra noi”, “Casa famiglia”, “Il commissario”, “Imperium: Nerone” con Laura Morante. Nel 2006 ha interpretato il giudice Giovanni Falcone nel film-tv di Rai Uno “Giovanni Falcone, l’uomo che sfidò Cosa Nostra” diretto da Andrea Frazzi. Per la sua convincente interpretazione ottiene una candidatura come Miglior Attore agli Emmy Awards. Nella stagione televisiva 2007-2008 è il protagonista di “Distretto di Polizia 7”, nel ruolo del commissario di polizia Marcello Fontana.
Nel 2011 recita nel cortometraggio “Il Sospetto”, diretto da Giovanni Meola e nel 2012 nella fiction “Il generale dei briganti” di Paolo Poeti, dedicata alla vita del brigante lucano Carmine Crocco.