«Il costo del carrello di Natale può aumentare del 215 per cento se si presta poca attenzione nel fare la spesa». È quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, in riferimento ai dati emersi dall’inchiesta dell’associazione sui consumi natalizi. «Preferire un canale di vendita rispetto ad un altro può farci spendere il 40 per cento in più – spiega Dona – Aspettare, poi, l’ultimo momento per acquistare tutti i prodotti, anche quelli come la pasta e il vino che potremmo invece comprare prima e conservarli, può far lievitare la spesa del 20 per cento; così come, d’altro canto, la buona abitudine di confrontare i prezzi ed approfittare delle offerte può far risparmiare circa il 35 per cento. Questi sono solo una parte dei dati della nostra inchiesta che dimostrano le conseguenze per il portafoglio di alcune leggerezze nel fare la spesa; a queste aggiungiamo gli sprechi, i costi energetici e la poca attenzione all’ambiente: tutti fattori che possono far aumentare il prezzo del nostro carrello più del duecento per cento».
Preparare la cena di Natale a meno di 15 euro è l’obiettivo e Dona dimostra come sia possibile risparmiare per la spesa dei giorni di festa: «Al prezzo di un cd o di due biglietti per il cinema o di un frugale aperitivo – spiega Dona – è possibile acquistare tutti gli ingredienti per il classico cenone di Natale. Secondo la nostra inchiesta, infatti, comprando il pesce, le verdure, la frutta secca, il pandoro e tutto ciò che fa parte della tradizione al discount si spendono circa 14 euro a persona.
Confrontando le spese ci accorgiamo che con un po’ di accortezza nella scelta del canale di vendita e ovviamente dei prodotti, si può risparmiare oltre ogni immaginazione. Dall’inchiesta emergono molti utili consigli per fare economia: un primo utile accorgimento per contenere la spesa senza rinunciare ad alcune prelibatezze tipiche del periodo è di differenziare i canali della spesa. Le offerte “sottocosto” della grande distribuzione, poi, possono essere convenienti, ma è importante non esagerare con le quantità: il ‘3 X 2’ conviene solo per prodotti che hanno la scadenza lontana».
L’Unione Nazionale Consumatori pensa anche chi sceglie di trascorrere le festività fuori e lancia su Twitter #vacanzerovinate attraverso il quale i consumatori in difficoltà potranno chiedere aiuto in tempo reale all’avvocato Massimiliano Dona sui disservizi turistici insorti durante le festività. «Ogni anno – spiega Dona – al rientro dalle vacanze di Natale gli sportelli della nostra associazione sono presi d’assalto da consumatori che hanno avuto problemi con costi inattesi di pacchetti turistici tutto compreso, ritardi dei trasporti, sistemazioni insoddisfacenti e perdita dei bagagli, ma credo che il sogno di ogni viaggiatore sia avere qualcuno a cui chiedere aiuto sul momento, senza aspettare il rientro. Per questo motivo abbiamo pensato di sfruttare l’immediatezza di Twitter e la sua capacità di mettere in contatto le persone per organizzare dal 26 dicembre al 3 gennaio una settimana di ascolto gratuito in 140 caratteri: basterà scrivere il proprio problema di vacanza rovinata indirizzandolo a @massidona per avere una risposta nello spazio e il tempo di un tweet».