Il Cile, D’Annunzio, la Calabria, la creatività: ecco alcuni degli ingredienti principali del Salone internazionale del libro 2013, in programma a Torino dal 16 al 20 maggio. È la creatività il tema conduttore della XXVI edizione. Nel momento in cui una profonda crisi di sistema impone un ripensamento radicale che investa i modi della produzione, i patti sociali, la ricerca, la letteratura e le arti, il Salone 2013 si interroga sui nuovi «cimenti dell’armonia e dell’invenzione» che ci attendono. Dove corrono oggi le frontiere dell’innovazione? Come favorire i procedimenti creativi, nel contesto delle tumultuose mutazioni in corso, ricche di potenzialità ma anche di pericoli? Come funziona e dovrebbe funzionare la «fabbrica delle idee»? In quali modi rileggere e utilizzare il patrimonio della tradizione? Se ogni generazione è chiamata a scegliere i suoi classici, che cosa chiediamo a un classico, oggi? Quella che è urgente ripensare è proprio una cultura del progetto che sappia darsi programmi incisivi, mirati sul medio e lungo periodo, sollevando lo sguardo dalle angustie di un piccolo cabotaggio limitato al presente.
A quarant’anni dal colpo di Stato di Pinochet e dalla morte di Pablo Neruda, la cultura del Cile, Paese ospite d’onore al Salone Internazionale del Libro 2013, è più viva e seguita che mai, e ha per i lettori italiani un suono familiare: evoca incontri e scoperte epocali, autori di culto che sono diventati parte integrante della nostra sensibilità per la capacità di combinare l’originalità espressiva e la forza immaginifica della parola con una forte tensione civile. Quella cilena è sempre stata una letteratura costretta ad essere militante, a misurarsi spavaldamente con la realtà, a difendere i propri spazi, a battersi contro emarginazioni e repressioni, ad affrontare la via dell’esilio. Paradossalmente, la sua rilevanza è proprio testimoniata dall’accanimento con cui il regime militare l’ha perseguitata. In cima all’elenco degli invitati al Salone 2013 ci sono naturalmente le grandi signore della scrittura, Isabel Allende e Marcela Serrano. Al Lingotto sono attesi anche Luis Sepúlveda e Antonio Skármeta. Non mancheranno i riferimenti alla poesia cilena, una delle tradizione più forti del mondo, con le due poetesse, il Nobel Gabriela Mistral e Violeta Parra, figura emblematica della poesia popolare; Pablo Neruda, voce di un intero continente; Nicanor Parra, premio Cervantes, con le sue proposte originali e la presenza di ricche tendenze delle attuali correnti innovative.
Il 150° della nascita di Gabriele D’Annunzio sarà ricordato nel 2013 da una serie di eventi organizzati dalla Fondazione «Il Vittoriale degli Italiani», per impulso del suo presidente Giordano Bruno Guerri, e dal Salone Internazionale del Libro. Il Salone Internazionale del Libro ospiterà invece una mostra di oggetti, autografi, documenti e libri rari, provenienti dalle collezioni del Vittoriale, capaci di evocare le stagioni di una stagione creativa che si voleva porre anche come modello inimitabile. Ci saranno, naturalmente, anche incontri, reading e workshop che ricorderanno il poeta italiano.
Fra le novità del Salone 2013, l’istituzione di una Regione come ospite d’onore che quest’anno sarà la Calabria. Riconfermata per il terzo anno Book to the future, l’area del Salone interamente dedicata all’editoria digitale e alle nuove tecnologie di fruizione culturale. Una vetrina d’eccellenza per i protagonisti dell’editoria hi-tech.