Le Regine ed Eroine d’Africa ambasciatrici di Pace per il Mali è il titolo della mostra itinerante promossa dall’Associazione “Solidarité Nord Sud” ONLUS con l’intento di far conoscere la storia del continente africano. Attualmente, e fino al 19 gennaio 2012, la mostra è a Roma in via IV Novembre 157 e propone un percorso nella storia d’Africa attraverso le sue grandi Regine ed Eroine.
E’ la prima mostra in Italia a percorrere la storia d’Africa con un taglio del tutto particolare, ossia attraverso le sue grandi figure femminili a cominciare dalla Grande Madre di tutto l’Universo fino alle grandi Regine che hanno fatto la storia del Continente per secoli, alle grandi combattenti contro lo schiavismo prima e contro l’occupazione coloniale poi, fino alle Donne dei nostri giorni.
E’ una riflessione sulla necessità di un approccio diverso alla storia dell’Africa e alla sua cultura, lontano da stereotipi più o meno imposti che ne rimandano un’immagine immobile e immutabile da cui poter attingere risorse all’infinito.
«Il progetto – spiega Rosalba Calabretta dellAssociazione “Solidarité Nord-Sud” ONLUS – nasce dalla consapevolezza della totale non conoscenza della storia e cultura africana e di quanto questa non conoscenza abbia inciso in passato e continui ad incidere sul rapporto tra Nord e Sud del mondo. Così come in passato la storia africana “sbiancata” (come la definì Malcom X) è stata giustificazione per lo schiavismo, la tratta ed il colonialismo, oggi la vera storia africana continua ad essere ignorata proprio per poter continuare ad avere quel rapporto “squilibrato” tra Nord e Sud del mondo. Riscoprire e far conoscere quella storia di millenni, se non di milioni di anni, che ha dato vita non solo all’Umanità ma alle più grandi civiltà è utile e necessario per capovolgere e riequilibrare quel rapporto».
L’Africa è un grande continente ricco di cultura, degno di essere considerato con pari dignità nel novero delle componenti del nostro pianeta ed anzi, forse, capace di indicarci – di nuovo – la strada per uno sviluppo più equilibrato, pacifico e non autolesionista del Pianeta Terra di cui – come disse e dimostrò un grande africano – fa parte una sola razza: la razza umana. Il Mali è il paese dove la ONLUS lavora attraverso progetti di sviluppo sostenibile e sostegno alle donne.
«Il Mali – prosegue Colabretta – sta vivendo un momento molto critico e dunque abbiamo promosso una serie di eventi per la Pace ed il cambiamento in Mali. La presentazione dell’esposizione è stata anche occasione per parlare della situazione in Mali cercando soprattutto di spezzare gli stereotipi di cui la stampa italiana (e non solo) è ricca sull’argomento. Alla presentazione ha partecipato tra l’altro un artista maliano di Tombouctou che, attraverso la spiegazione delle sue opere plastiche, ha parlato del Mali e delle vere cause della situazione nel Paese. L’artista è Ousmane Garba Kounta».
La mostra, composta da 25 pannelli con immagini e scritti, è proposta dall’Associazione “Solidarité Nord-Sud” ONLUS che ha come obiettivo prioritario quello di far conoscere la cultura e la storia d’Africa quale strumento di relazione tra i popoli per superare ogni barriera in un alveo interculturale e di solidarietà. L’Associazione, a tal fine, lavora in partnariato con studiosi africani di lingua francese e, tra questi, il gruppo che ha portato alla ribalta le Regine ed Eroine d’Africa in altri paesi europei.
L’Associazione è impegnata in Mali, paese dell’Africa occidentale di grande civiltà e cultura, merito riconosciuto anche dall’UNESCO che ha proclamato la Costituzione del grande Imperatore del Mali, Soundjata Keita, emanata nel 1236 come Prima dichiarazione dei diritti dell’Uomo, paese da sempre crocevia di grandi traffici e dunque di contatti culturali che lo hanno fatto considerare come l’Impero ed il paese della multiculturalità, della sanankuya ovvero di quella cultura della Pace e della convivenza nata con la Costituzione soprarichiamata ma ancora enormemente presente nella cultura dei maliani. Oggi questo paese vive una terribile situazione: per più della metà occupato da forze che per motivi e cause plurime si sono impadroniti di città famose in tutto il mondo quali Tombouctu e Gao sedi di alcune tra le prime Università della storia e di importanti beni culturali anch’essi patrimonio dell’UNESCO, recando violenze inaudite in nome di un falso “islamismo”.
A chiusura della mostra, il 20 gennaio alle ore 21 a Roma alla Locanda Atlantide, si svolgerà il grande Concerto per la Pace ed il cambiamento con la partecipazione del cantante maliano Bafing Kul e la sua Appolo band, un artista raggae impegnato da sempre per il cambiamento nel suo paese e per i diritti umani e delle donne in particolare. Tanti gli artisti che si esibiranno ma sarà anche un momento di informazione e sensibilizzazione attraverso l’esposizione di documenti, fotografie, libri, artigianato maliani.
Piera Vincenti