L’Auditorium di Milano in Largo Gustav Mahler apre la sua stagione sinfonica 2012 – 2013 con il grande ritorno di una delle stelle della musica classica mondiale: Radovan Vlatkovic. Il cornista di Zagabria torna ad esibirsi con l’Orchestra Verdi nei giorni 10 gennaio alle 20.30, 11 gennaio alle 20 e il 13 gennaio alle 16. A dirigere l’orchestra, il maestro Martin Haselbock in sostituzione dell’ancora impossibilitato Carl Peter Flor Vlatkovic accompagnerà il tenore tedesco Julian Prégardien insieme all’orchestra d’archi del britannico Britten.
Il grande Mendelssohn, conosciuto a tutti per essere la figura più importante del Romanticismo Tedesco, sarà il protagonista assoluto della serata. Sarà eseguita, infatti, Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e Viaggio felice), brano ispirato alle due omonime poesie di Goethe. I versi del grande scrittore tedesco si riflettono impetuose in tutta l’articolazione dell’opera. L’Adagio introduttivo richiama all’ascoltatore l’immagine goethiana di un mare immoto, su cui si stanzia un silenzio a metà tra paura e inafferrabilità misteriosa. L’Allegro Maestoso, in forma di sonata è ciò che rappresenta invece la navigazione serena. Da sottolineare inoltre, come le intenzioni programmatiche non ledano sull’assoluta autonomia e perfezione della forma, ribadite tutte dalla rara felicità della strumentazione.
Verrà inoltre eseguita la Serenata di Benjamin Britten, composta durante la Seconda Guerra Mondiale sulla base di sei liriche inglesi. La musica di Britten sarà una delicata invocazione delle ombre notturne, incorniciata da un maestrale e profondo intervento di corno solo.
La serata si chiuderà con la Sinfonia n.3 di Mendelssohn, meglio nota a tutti con il nome de La Scozzese. Questa sinfonia fu uno degli ultimi lavori del tedesco. Un’opera impetuosa che sembra racchiudere nei suoi quattro movimenti il segreto della vita. Un lungo discorso in cui temi e motivi ricorrenti si rincorrono, fino ad esplodere tutti nell’Allegro Vivacissimo finale.
Una serata per gli amanti della musica di Mendelssohn, ma soprattutto, una serata per gli amanti della poesia di Jon Keats e Goethe, autori ai quali si devono le esecuzioni dell’Orchestra e ai quali la stessa musica tornerà dopo che, ancora una volta LaVerdi, suonerà la sua ultima nota.