Nel mese delle passerelle internazionali, la fotografia si mette in primo piano e gennaio si trasforma in un’agenda d’immagini. L’obiettivo è quello di catturare gli scenari che tappezzerano la prossima stagione, ovvero le campagne pubblicitarie della Primavera/Estate 2013. Istantanea da Mediterraneo e bellezze retrò, per l’adv di Dolce&Gabbana: la Sicilia fa ancora da sfondo a una fotografia di un passato quasi ingenuo, folk, naturale. Presenti le due – diverse – e bellissime muse: una sofisticata Bianca Balti e una sensuale Monica Bellucci. Il sogno continua da Louis Vuitton. La prossima adv è il risultato tra la collaborazione di Marc Jacobs con l’artista concettuale Daniel Buren, per un’opera d’arte siglata da un guru del mestiere, alias Steven Meisel. Nel mondo LV compare così una scacchiera bianca e gialla che richiama la storica tela Damier, in uno scenario realizzato nello studio newyorkese del fotografo. Da non dimenticare le protagoniste: ben 12 modelle emergenti. Diciamolo: un risultato che sa di capolavoro. Ma Steven Meisel mette a segno anche un altro colpo di stagione, a sigla Prada. Se con Louis Vuitton debuttano nuovi volti della passerella, qui la nuova campagna donna è una “costellazione” di top model, con nomi “storici” tra cui Eva Herzigova e Amber Valletta. Per le collezioni maschili, invece, Prada passa il timone fotografico a David Sims che dirige quattro attori e il testimonial d’eccezione Benicio Del Toro. David Sims firma anche un altro Made in Italy dal forte richiamo poetico-evocativo: Salvatore Ferragamo con protagonisti Raquel Zimmermann e Sean O’Pry. Due campagne sono poi state attese e discusse, come ogni rivoluzione che si rispetti. La prima è quella di Chanel, scattata dallo stesso Karl Lagerfeld. Lo stilista sceglie due adolescenti (Yuri Lambert e Ondria Hardin) assieme alla supertop Stella Tennant per fotografare la direzione d’avanguardia della maison, accattivante e, soprattutto, rivolta al pubblico giovane. Polemiche e applausi invece per Dior: la prima campagna di Raf Simons, succeduto a John Galliano, divide il pubblico. Se da una parte si rimpiange la teatralità eccentrica dello stilista inglese dall’altra Raf Simons ricorda il suo passato glorioso in Jil Sander: si percepisce quel tipico e raffinato minimalismo, in una campagna dalle atmosfere alla “René Magritte” (scattata dal collaboratore belga Willy Vanderperre) . Tra i volti più richiesti, conquista il podio ancora lei: Kate Moss, testimonial sia di Stuart Weitzman, sia della nuova campagna Versace, scattata a Londra dal duo d’eccezione Mert Alas and Marcus Pigott.
Ornella Fontana