Dopo il successo teatrale avuto nell’ultima stagione, “Agostino” si tramuta in film. “Tutti contro tutti” uscirà nelle sale il 28 febbraio 2013 grazie alla produzione Fandango di Domenico Procacci e alla distribuzione di Warner Bros Picture Italia. Alla regia un vero e proprio esordio: Rolando Ravello (nella foto), presente nella pellicola anche nel ruolo di protagonista.
Al fianco di Ravello, Kasia Smutniak, Marco Giallini, Stefano Altieri, Lorenza Indovina, Valentina Sperlì e Ivano De Matteo.
Il film racconta la storia dell’operaio Agostino, che un giorno, tornando nel suo appartamento nella periferia di una grande città, dopo la prima comunione del figlio, trova la casa occupata da altre persone. Comincia così la sua battaglia personale per riaverla insieme al nonno, alla moglie e ai figli: decidono tutti insieme infatti di occupare il loro pianerottolo. La storia di una famiglia che non vuole arrendersi, che cercherà in tutti i modi di lottare per ciò che di diritto le appartiene.
La commedia teatrale da cui ha preso vita il film è stata rappresentata sempre con grande successo, ottenendo ripetuti consensi da parte di pubblico e critica. Ora non ci resta che vedere i risultati della trasposizione cinematografica.
Rolando Ravello ha esordito sul grande schermo come protagonista del film di Ettore Scola “Romanzo di un giovane povero”, in concorso anche al cinema di Venezia. Sempre con Scola ha intepretato altri tre film: “La cena”, “Concorrenza sleale” e “Gente di Roma”. Cattivo nel thriller “Almost blue” tratto dal romanzo di Carlo Lucarelli. Nel suo curriculum anche “Certi Bambini”e “Fratella e sorello”. Si aggiudica il premio come miglior attore nella prima edizione del Roma Fiction Festival.
Nel 2011 è nel cast de “Il paese delle Spose Infelici” in concorso al Festival del Cinema di Roma. Nel 2012 è tra i principali interpreti del film “Diaz”. Ispirandosi al tema delle abitazioni abusive trattato in “Agostino”, Ravello ha poi realizzato “Via Volontè n 9”, un film documentario scritto con Emilio Marrese e prodotto da Fandango. Il film si è aggiudicato il Premio per il Miglior Documentario al RIFF (Roma Indipendent Film Festival) nel 2009.